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Bonus nuove assunzioni 2015:

La Legge di stabilità 2015 prevede degli incentivi a favore dei datori di lavoro che procederanno ad assumere personale a tempo indeterminato e consistenti nell’esonero fino a 36 mesi dal versamento di tutti i contributi previdenziali a loro carico, entro il tetto massimo di 8060 euro l’anno, con esclusione però dei premi e contributi dovuti all’INAIL.

Tale bonus, che spetta a tutti i datori di lavoro privati, non viene applicato però ai contratti di assunzione degli apprendisti e nel rapporto di lavoro domestico; non può essere cumulato con altri incentivi (esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento); è escluso per le assunzioni di lavoratori che nei sei mesi precedenti sono stati occupati a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro (a tal fine il datore di lavoro dovrà farsi rilasciare dal lavoratore una dichiarazione di responsabilità); è escluso altresì nei confronti di quei lavoratori per i quali il beneficio sia già stato goduto in relazione ad una precedente assunzione a tempo indeterminato; è escluso anche in presenza di assunzioni relative a lavoratori che siano già stati, nei tre mesi precedenti la data di entrata in vigore della Legge di stabilità 2015, alle dipendenze (con contratto a tempo indeterminato) del datore di lavoro che richiede l’incentivo (anche attraverso società controllate e/o collegate).

Invece, per quanto concerne il settore agricolo è stato concesso un bonus con uno stanziamento limitato (e cioè 2 milioni di euro per il 2015, 15 milioni per gli anni 2016 e 2017, 11 milioni per il 2018 e 2 milioni per il 2019).

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I datori di lavoro agricoli dovranno quindi presentare una domanda (in via telematica) all’INPS. Le istanze saranno ammesse in base all’ordine cronologico di presentazione e, in caso di insufficienza delle risorse, l’Istituto non prenderà in considerazione ulteriori domande.

Sempre nel settore agricolo, sono esclusi dal bonus nuove assunzioni i lavoratori che nel 2014 siano stati occupati a tempo indeterminato e i lavoratori a termine che risultino iscritti negli elenchi nominativi per un numero di giornate di lavoro non inferiore a 250.

Occorrerà comunque attendere le relative Circolari INPS. per conoscere dettagliatamente le procedure da seguire.

 

 

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