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I ponti di Primavera comportano costi salati per gli italiani che si sposteranno in treno, aereo, autostrada, nave e traghetto. E costeranno circa il 10,5% in più rispetto allo scorso anno a causa dei forti aumenti di prezzi e tariffe in tutto il comparto turistico e dei trasporti. Ci sarà un aggravio di spesa di complessivi 780 milioni di euro sul 2023. Lo afferma Assoutenti, che il 21 aprile ha fornito le stime sulle spese che attendono le famiglie in vista delle festività del 25 aprile e 1 maggio.

Lo scorso anno circa 17,1 milioni di italiani si sono concessi una vacanza in occasione dei ponti di Primavera generando un business da complessivi 7,4 miliardi di euro, spiega Assoutenti. Numeri positivi che si replicheranno nel 2024, con milioni di cittadini che si apprestano a trascorrere qualche notte fuori casa tra il 25 aprile e l’1 maggio. A pesare sui ponti saranno tuttavia i rincari che stanno interessando tutto il comparto turistico, e che toccano ogni aspetto delle vacanze. Ovvero i pacchetti vacanza, ad esempio. I quali hanno registrato nell’ultimo mese un aumento del +8,2% su base annua. Tuttavia sensibili rincari riguardano anche gli alberghi che hanno ritoccato le tariffe del +6,9% e gli alloggi in altre strutture (b&b, case vacanza, ecc.) che segnano un +8,4% su anno.

Aerei, voli carissimi

Proibitivo spostarsi in aereo per i ponti. I voli nazionali aumentano del +19,1% rispetto al 2023, quelli europei del +16,5%. Balzano del +7,3% i voli internazionali. Non andrà meglio a chi sceglie il treno: i biglietti rincarano del +8%, mentre autobus e pullman salgono del +4%. Chi si sposterà in auto dovrà fare i conti con gli ultimi rialzi dei carburanti. I prezzi alla pompa di benzina e gasolio continuano a salire senza sosta, al punto che la benzina verde è aumentata del +8,3% da inizio anno, con un pieno che costa circa 7,5 euro in più rispetto al 2023, denuncia Assoutenti.

Ma a rincarare sono anche tutti i servizi accessori: dai ristoranti che costano il 3,8% in più rispetto allo scorso anno, ai parchi divertimento (+4%), passando per musei e monumenti (+3,7%)” afferma il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso. “I ponti di Primavera costeranno così agli italiani circa il 10,5% in più rispetto allo scorso anno, determinando a parità di consumi una stangata da circa 780 milioni di euro su chi si metterà in viaggio nei prossimi giorni“.

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Un italiano su 3 in viaggio per i ponti

Un’indagine Coldiretti/Ixè sui ponti di Primavera rivela che un italiano su tre (34%) farà ponte in occasione del 25 aprile. E lo farà sfidando le previsioni meteo negative con il ritorno del freddo dopo un’estate anticipata. La festa della Liberazione quest’anno offrirà una collocazione molto favorevole da sfruttare per gite o anche brevi vacanze.

La stragrande maggioranza dei nostri connazionali sceglierà località all’interno del nostro Paese, sottolinea la Coldiretti. Luoghi, cioè, che consentono di ottimizzare il tempo limitato a disposizione: dal mare alle città d’arte fino alla campagna e alla montagna. L’alloggio preferito è l’abitazione di proprietà o di parenti e amici. Seguono alberghi e bed and breakfast. Gettonatissimi gli agriturismi dove secondo Campagna Amica Terranostra in alcune strutture si registra già il tutto esaurito grazie al desiderio degli italiani di stare all’aria aperta alla ricerca del buon cibo.

 

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