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Sistema duale bonus alle imprese per apprendisti:

Il Ministero del Lavoro ha ampliato il bonus alle imprese che attivano il sistema duale previsto dal Jobs act che arriva a 1500 euro per le spese del tutor aziendale per il contratto di apprendistato formativo (di primo livello), mentre l’incentivo sarà di 500 euro in caso di alternanza scuola lavoro.

E di sistema duale e incentivi alle imprese in caso di assunzione di apprendisti si parla anche nell’articolo pubblicato oggi (8.6.2015) dal Sole 24 Ore (Firma: Claudio Tucci; Titolo: “Bonus da 16 milioni alle imprese per il sistema duale”) che vi proponiamo.

Ecco l’articolo.

Un contributo massimo di 1.500 euro per coprire le spese del tutor aziendale in caso di attivazione di un contratto di apprendistato di primo livello (quello a contenuto formativo); se in impresa arriva invece uno studente per svolgere un periodo di alternanza l’incentivo per le attività di tutoraggio scende a 500 euro.

Il ministero del Lavoro ha deciso di ampliare i “bonus” a favore dei datori che scommettono sul nuovo canale di istruzione e formazione “duale” introdotto dal Jobs act: sul piatto vengono messi ulteriori 16 milioni di euro (arrivano dal Pon Occupazione) e a inizio luglio ItaliaLavoro pubblicherà l’avviso “a sportello” per riconoscere i contributi economici alle imprese.

I 16 milioni vengono suddivisi a metà: otto milioni serviranno a incentivare i nuovi contratti di apprendistato di primo livello, rivolti ai giovani fino a 25 anni, finalizzati all’acquisizione, lavorando, di un titolo di studio (qualifica professionale, diploma, certificato di specializzazione tecnica superiore). Il contributo massimo è di 1.500 euro e andrà a rimborso delle attività di tutoraggio aziendale per un minimo di 48 ore in sei mesi (si possono fare due richieste per ogni contratto – in questo modo il “bonus” sale a 3mila euro per ogni apprendista assunto). I restanti otto milioni andranno all’alternanza scuola-lavoro: qui l’incentivo massimo è di 500 euro.

I beneficiari di entrambi i contributi sono le aziende che hanno effettuato, tramite proprio personale, attività di tutoraggio ad apprendisti di primo livello o nei percorsi di alternanza, stipulati dal 1° gennaio 2016, in collaborazione con i centri (e/o enti) di formazione professionale.

Secondo i primi calcoli del ministero guidato da Giuliano Poletti con questi 16 milioni potranno essere soddisfatte 5.333 richieste di incentivo per contratti di apprendistato e circa 16mila per i periodi di alternanza. «Monitoreremo con attenzione la misura – ha commentato il sottosegretario al Lavoro, Luigi Bobba -. Se funzionerà, come crediamo, siamo pronti a rifinanziarla». L’alternanza potrà contare anche sull’altro canale di finanziamento (strutturale): i 100 milioni annui previsti dalla legge 107, ha aggiunto il collega, e sottosegretario al Miur, Gabriele Toccafondi.

In questi giorni i 300 Centri di formazione professionale (Cfp) selezionati da ItaliaLavoro stanno partendo con i servizi di accompagnamento a un impiego e le attività di placement: l’obiettivo è “intercettare” nei corsi formativi 20mila giovani e promuovere l’attivazione di almeno 1.200 contratti di apprendistato di primo livello. Ogni Cfp potrà contare su un contributo massimo di 35mila euro. Anche le Regioni sono in campo: qui però le situazioni di partenza sono diversificate nei territori, con il Sud in difficoltà. Il modello d’avanguardia è in Lombardia, che ha già scommesso sul “duale”. E i risultati si vedono: «Da gennaio – ha detto l’assessore, Valentina Aprea – c’è stato un picco di assunzioni con l’apprendistato».

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