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Intensificati i controlli sui co.co.pro. e partite IVA

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con un comunicato del 1° aprile 2014, ha informato gli interessati che, nell’ambito della lotta contro il lavoro irregolare, saranno rafforzati i controlli sull’utilizzo improprio di alcune tipologie di contratto di lavoro, e cioè contratti di collaborazione e progetto (co.co.pro) e le partite IVA che in taluni casi mascherano nella realtà contratti di lavoro subordinato.

A tal fine è stato istituito presso il Ministero un gruppo di lavoro chiamato a valutare l’eventuale esigenza di semplificazioni e revisioni normative, mediante confronto preliminare tra tutte le parti interessate.

Il Ministro Paoletti sul punto ha precisato che “Il ricorso a contratto di collaborazione a progetto o a Partite IVA è legittimo quando sia giustificato da ragioni oggettive legate alle esigene produttive ed organizzative delle aziende che vi ricorrono; non lo è quando viene fatto per mascherare un rapporto di lavoro subordinato e per evitare possibili contenziosi, sfuggendo agli obblighi previdenziali ed assistenziali verso il lavoratore che viene così a trovarsi in condizioni di precarietà, con scarse tutele e pressochè inesistenti prospettive di stabilizzazione“. Tale prassi risulta tanto più ingiustificata adesso, ha aggiunto il Ministro Paoletti, “considerando che le modifiche apportate alla regolamentazione del contratto a termine rendono molto più agevole il ricorso a questa tipologia che mentre ‘mette al riparo’ l’imprenditore dal rischio di contenziosi, garantisce al lavoratore le stesse tutele del contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. La stessa filosofia ha ispirato le modifiche al contratto di apprendistato per renderlo effettivamente lo strumento principale per l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro“.

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La decisione del Ministero del Lavoro, si legge ancora nel comunicato, “punta ad incrementare i risultati positivi già conseguiti nel 2013 con la “riqualificazione” di circa 19.000 posizioni lavorative attivate con contratti di collaborazione a progetto e partite IVA, dei quali 15.945 nel settore dei servizi, 1629 in quello industriale, 1.099 nell’edilizia e 165 in agricoltura“.

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