Advertisement

Vuoi diventare influencer? È il lavoro che tutti i giovani vorrebbero fare e dal prossimo 22 ottobre presso l’Università Autonoma di Madrid si attiverà il primo corso di “Intelligence Influencers: Fashion e Beauty.

Ma cerchiamo di saperne di più sulla professione di influencer riportando di seguito il comunicato pubblicato su Cliclavoro.

L’Influencer, il lavoro che in tanti vorrebbero fare. Si tratta di una vera e propria professione che si è diffusa negli ultimi anni nel web e che sta riscuotendo un notevole successo tra i più giovani.
Questa figura è contraddistinta dalla capacità di influenzare scelte d’acquisto, politiche o decisionali di altre persone in ragione del suo carisma e della sua autorevolezza rispetto a determinate tematiche o aree di interesseÈ proprio l’alto potenziale relazionale e una consolidata reputazione per la conoscenza dell’argomento che avvalora la fiducia da parte degli altri.

Con l’avvento del Web 2.0, il ricorso a influencer per promuovere beni e servizi è diventato una pratica usuale e largamente diffusa fra le imprese. Alle classiche attività di marketing o di PR focalizzate su testimonial e opinion leader, si sono oggi affiancate quelle di digital PR, che sfruttano proprio gli influencer per diffondere il messaggio pubblicitario.

Advertisement

Ma l’ambito in cui l’influencer sta acquisendo sempre più importanza e dove le aziende investono maggiormente per condizionare le opinioni delle persone è sicuramente il campo dei social media.

Ma come si diventa influencer?

Come in tutti i lavori ci si deve impegnare molto per raggiungere risultati soddisfacenti. Ad esempio, l’influencer deve avere molti followers sui propri social network o sul blog dove promuove, sponsorizza e indossa prodotti o servizi forniti dalle aziende.

Gli influencer non devono essere per forza persone famose – come Chiara Ferragni o Kayla Itsines – ma possono essere anche ragazzi della porta accanto che hanno saputo creare la propria identità online. Ovviamente devono avere migliaia di followers ma tutto questo è una conseguenza perché prima si deve scegliere la propria nicchia, non rendere il profilo generico ma essere appassionati e esperti di un tema specifico: musica, libri, animali, lifestyle, viaggio e moda.

Diventare influencer, dunque, significa scegliere a quale nicchia di pubblico (che poi si chiamerà nicchia di mercato) ci si vuole rivolgere. Dopo, ovviamente, avere scelto il settore su cui si vuole operare. L’obiettivo sarà quello di attirare il maggior numero possibile di followers e di farli interagire con i post. In pratica, è certamente meglio avere 1000 utenti attivi su Instagram piuttosto che 5000 inattivi su Twitter.

Secondo molti studiosi del settore, viene considerato influencer chi ha almeno 2.000-3.000 followers sui social network. Possibilmente attivi.

Per aumentare il numero di seguaci e dei like si deve essere presente nelle community pubblicando post nuovi con continuitàinteragendo continuamente con commenti e like sugli altri account, inserendo il luogo dove è stata scattata la foto.
Anche gli hashtag sono molto importanti, è fondamentale individuare quelli giusti e accattivanti per attrarre l’interesse delle persone. Infine, anche partecipare a eventi e meeting nella vita reale contribuisce a rendere attrattiva la propria attività.

Alcuni errori comuni sono per esempio pensare che aumentando i followers – pagando le sponsorizzazioni – si possa fare la differenza, ma prima di tutto si deve essere credibili, senza avere fretta di diventare famosi in poco tempo.

Tuttavia, per essere considerati dai brand e dalle aziende i numeri contano.

Infatti, per guadagnare è necessario ricevere delle proposte dalle aziende – che sono alla ricerca di influencer per promuovere i loro prodotti – ma il compenso si stabilisce sempre in base ai followers che si hanno e dai canali online che si usano.

Da una ricerca effettuata dall’agenzia di marketing Captiv8 se un influencer ha più di 7 milioni di followers un post può costare 300mila dollari su Youtube, 150mila su Instagram, 187.500 su Facebook, 60mila su Twitter e 150mila su Snapchat.

Mentre gli Instagramers da 50.000 a 500.000 followers per un contenuto possono chiedere 2.500 dollari su YouTube1.000 per Instagram o Snapchat 400 dollari per un post su Twitter.

Negli ultimi tempi, molti marchi investono sempre di più su Instagram perché è diventato un canale social importante nel mondo del marketing – visto che attualmente è il terzo social network dopo Facebook e YouTube – e conta 600 milioni di utenti attivi al mese.

A riprova del successo di questa nuova professione, in Spagna è nato il primo corso di laurea per diventare influencer del web. Presso l’Università Autonoma di Madrid (UAM), all’interno della Escuela de Inteligencia Economica, con la collaborazione di Ibiza Fashion Week, si attiverà “Intelligence Influencers: Fashion and Beauty”.

Il corso inizia il 22 ottobre 2018 e prevede 160 ore di materie quali psicologia della moda, comunicazione e creatività proprio per offrire una tipologia nuova di marketing, più social rispetto a quella tradizionale.

(Fonte: Cliclavoro)

Advertisement