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Omesso versamento ritenute previdenziali e decreto depenalizzazioni:

In tema di omesso versamento ritenute previdenziali, è stato pubblicato sulla G.U. n. 17 del 2016 il D.Lgs. n. 8 del 15 gennaio 2016 contenente disposizioni in materia di depenalizzazione.

Per quel che interessa, relativamente alla materia lavoro, l’art. 3, comma 6, del d.lgs. n. 8/2016 (che ha modificato l’articolo 2, comma 1-bis, del decreto-legge 12 settembre 1983, n. 463, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 1983, n. 638) stabilisce quanto segue in tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali:

«1-bis. L’omesso versamento delle ritenute di cui al comma 1, per un importo superiore a euro 10.000 annui, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a euro 1.032. Se l’importo omesso non è superiore a euro 10.000 annui, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 10.000 a euro 50.000. Il datore di lavoro non è punibile, né assoggettabile alla sanzione amministrativa, quando provvede al versamento delle ritenute entro tre mesi dalla contestazione o dalla notifica dell’avvenuto accertamento della violazione.».

In precedenza tale omissione veniva punita con la reclusione fino a 3 anni e la multa fino a euro 1.032.

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Il d.lgs. n. 8/2016 distingue il valore dell’omissione compiuta dal datore di lavoro, e conferma la sanzione penale della reclusione fino a 3 anni unitamente alla multa fino a euro 1.032 per i soli omessi versamenti di importo superiore a 10.000 euro l’anno.

Se, invece, l’importo omesso non è superiore a euro 10.000 annui, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 10.000 a euro 50.000.

In ogni caso il datore di lavoro non è punibile, né assoggettabile alla sanzione amministrativa, quando provvede al versamento delle ritenute entro tre mesi dalla contestazione o dalla notifica dell’avvenuto accertamento della violazione

È stata invece esclusa dal d.lgs. n. 8 del 2016 la depenalizzazione dei reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

La suddetta norma entrerà in vigore il prossimo 6 febbraio 2016.

(Fonte: Gazzetta Ufficiale)

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