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Decreto per il riordino dei servizi per il lavoro:

Presto entrerà in vigore il Decreto per il riordino dei servizi per il lavoro e le politiche attive, in attuazione del Jos Act che introdurrà novità alla disciplina che riguarda i lavoratori disoccupati e i beneficiari di prestazioni di integrazione al reddito.

Questo il tema dell’articolo pubblicato oggi (23.9.2015) sul Sole 24 Ore (Firma: Gianni Bocchieri, Titolo: “Per i disoccupati un patto gestito (per ora) con vecchie procedure”) che vi proponiamo.

Ecco l’articolo.

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Con la pubblicazione del decreto delegato di riordino dei servizi per il lavoro e delle politiche attive entra subito in vigore il percorso di politica attiva in base al quale il lavoratore disoccupato e i beneficiari di prestazioni di integrazione al reddito si devono recare al centro per l’impiego rispettivamente entro 30 e 15 giorni dalla loro dichiarazione di immediata disponibilità (Did) allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione di iniziative che dovranno essere concordate in sede di sottoscrizione del patto di servizio personalizzato. In attesa della possibilità di presentare telematicamente la Did e di definire il profiling, con l’entrata in vigore del decreto i centri per l’impiego dovranno aggiornare il patto di servizio già in uso con il contenuto obbligatorio previsto dallo stesso decreto delegato e utilizzeranno il modello di scheda anagrafica e professionale (la Sap) attualmente prevista (articolo 1 bis del Dlgs 181/2000) gestita tramite il sistema informativo lavoro (Sil) costituito da un nodo centrale nazionale e dai sistemi informativi regionali.

Inoltre, i centri per l’impiego dovranno adottare i provvedimenti sanzionatori dei nuovi principi di condizionalità, che dovranno essere comunicati subito solo all’ Inps, non essendo ancora costituita l’Anpal. Pertanto, la novità più rilevante dell’entrata in vigore del provvedimento è che, ricevuta la comunicazione delle sanzioni da parte dei Cpi, l’Inps dovrà provvedere alla decurtazione della misura di sostegno al reddito, ovvero alla sua decadenza e al recupero delle somme eventualmente erogate.

Invece la costituzione dell’Anpal, che coordinerà la rete nazionale dei servizi al lavoro, viene prevista per il primo gennaio 2016. Alla costituzione della stessa Anpal e a una sua apposita proposta, è subordinata la nuova definizione da parte del ministero del Lavoro dell’offerta congrua di lavoro la cui accettazione è obbligatoria per il mantenimento delle prestazioni di integrazione al reddito, essendo però espressamente previsto che nel frattempo si applica la previgente disciplina (articolo 4, commi 41 e 42, della legge 92/2012).

Anche l’assegno di ricollocazione destinato ai percettori di Naspi, disoccupati da oltre quattro mesi, che ne facciano richiesta al centro per l’impiego, non potrà essere operativo prima della costituzione dell’Anpal che, con propria delibera, dovrà determinarne l’ammontare e le modalità operative.

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