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Diritto al part time ampliato a lavoratori con gravi disabilità:

L’INAIL informa che  l’agevolazione al diritto al part time verrà ampliato anche ai lavoratori con gravi disabilità. La relativa  normativa è contenuta in uno dei decreti attuativi del Jobs Act attualmente all’esame delle Camere. In pratica tale agevolazione verrà estesa a chi è affetto da patologie cronico – degenerative ingravescenti (se accertate da un’apposita commissione presso l’ASL), mentre per i loro familiari priorità nell’accesso all’orario ridotto.

Si legge al riguardo nel comunicato INAIL quanto segue.

Il diritto di richiedere il part-time sarà ampliato anche a lavoratori affetti da gravi patologie cronico-degenerative, purché accertate da un’apposita commissione presso l’ASL. A prevederlo è uno dei quattro decreti attuativi del Jobs Act, provvedimenti attualmente all’esame delle Camere prima dell’attuazione definitiva.

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Il diritto non sarà più limitato ai soli malati oncologici. Oltre a trasformare il proprio rapporto di lavoro, possibilità attualmente riservata solo ai malati oncologici, i lavoratori del settore pubblico e del settore privato colpiti da queste gravi patologie potranno “ritornare” a tempo pieno una volta terminata la terapia o il ciclo di cure previsto. Una scelta, tra l’altro, alla quale l’azienda non si potrà opporre.

Interessati anche i familiari conviventi. Per queste persone, dunque, il passaggio al part-time rappresenterà un diritto che il datore di lavoro non negare in alcun modo. I loro coniugi, figli o genitori, invece, potranno usufruire solo di una priorità nell’accesso all’orario ridotto. Tale priorità viene riconosciuta anche ai familiari conviventi di persone con invalidità pari al 100% che necessitano di assistenza continua e ai soli genitori di portatori di handicap a prescindere dal livello di gravità.

(Fonte: INAIL)

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