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L’Unione europea sta creando una Piattaforma di Tecnologie Strategiche per l’Europa (STEP), al fine di sostenere le tecnologie chiave e rafforzare la sovranità europea. Così il Parlamento europeo presenta l’iniziativa che riguarda aziende e imprese.   

Perché l’Ue ha bisogno di investire nelle tecnologie? Uno degli obiettivi strategici principali dell’Unione è quello di rafforzare la competitività dell’economia del vecchio continente. Per raggiungere questo obiettivo occorre sostenere il cambiamento tecnologico su cui le imprese fanno leva. E la nuova piattaforma va in una direzione che per le istituzioni di Bruxelles e Strasburgo è in linea con la trasformazione verde e quella digitale.

Le sfide per l’economia europea

Negli ultimi anni, l’industria dei paesi membri dell’Unione ha dovuto affrontare varie sfide di grossa portata, alcune senza precedenti. Fattori quali un’alta inflazione, la crescente carenza di manodopera, interruzioni della catena di approvvigionamento a causa prima della pandemia di Covid e poi della guerra in Ucraina. Una realtà che adesso rischia di aggravarsi per l’esplodere della guerra fra Israele e la Striscia di Gaza. Tutto questo si va a sommare all’aumento dei tassi di interesse di questi ultimi anni, così come ai picchi nei prezzi dell’energia: dal petrolio al gas.

L’attuale trasformazione economica sta facendo crescere la concorrenza globale. Specialmente nelle tecnologie essenziali come l’intelligenza artificiale, il 5G, i semiconduttori, le tecnologie verdi e le biotecnologie. Ecco perché il Parlamento europeo raccomanda che i vertici della Ue adottino un approccio più strutturale. E varino uno strumento come la piattaforma STEP, congeniale alle esigenze di investimento delle industrie.

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Cos’è la Piattaforma STEP

Nel giugno scorso la Commissione europea ha presentato la revisione di medio termine del Quadro Finanziario Pluriennale dell’Ue 2021-2027. Come parte del pacchetto, ha proposto la creazione della Piattaforma STEP. In concreto la Piattaforma mira a potenziare la capacità produttiva nelle tecnologie digitali. Ad esempio: microelettronica, cloud computing, intelligenza artificiale, cybersecurity ecc..

Si parla però anche di tecnologie pulite, come l’energia rinnovabile, lo stoccaggio di elettricità e di calore. E poi ancora di combustibili rinnovabili di origine non biologica, combustibili alternativi sostenibili, e biotecnologie. Fra questa la piattaforma STEP può favorire lo sviluppo di biomolecole, farmaci, tecnologie mediche. L’obiettivo è anche il rafforzamento delle catene del valore. Parlamento e Commissione intendono poi affrontare la carenza di manodopera e di competenze in questi settori.

Come funzionerà STEP

Secondo la proposta che la Commissione ha fatto, e che è al vaglio dell’Eurocamera, la piattaforma STEP mobiliterà fondi nell’ambito degli attuali strumenti dell’Unione. Utilizzerebbe, in sostanza, ulteriori 10 miliardi per rafforzare alcuni programmi (InvestEU, Horizon Europe, l’Innovation Fund e il Fondo Europeo per la Difesa). Nell’ottobre 2023, le commissioni industria (ITRE) e bilanci (BUDG) hanno adottato una relazione sulla creazione della STEP.

Gli eurodeputati hanno mirato a rafforzare la piattaforma in modo che possa supportare meglio l’industria dell’Ue. Le loro proposte includono innanzitutto un sostegno extra di 3 miliardi oltre ai proposti 10 miliardi. Ma anche un allineamento più stretto di questa regolamentazione con altri atti legislativi per potenziare la competitività industriale. In primo luogo la Legge sull’Industria a Emissioni Zero e la Legge sulle Materie Prime Critiche.

L’Eurocamera, pronta a negoziare i dettagli con Consiglio europeo, vuole poi istituire un comitato STEP. L’obiettivo è di garantire un’efficace implementazione della piattaforma. La Commissione dovrebbe condurre una valutazione entro il 2025 e istituire un vero e proprio Fondo di Sovranità per sostenere le industrie strategiche nell’ambito del prossimo bilancio a lungo termine dell’UE: dopo il 2027.

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