Advertisement

Voucher acquisto servizi di baby sitting alle lavoratrici autonome: 

È stato pubblicato il decreto 1 settembre 2016 del Ministro del lavoro di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze che prevede l’estensione dell’erogazione dei voucher per l’acquisto dei servizi di baby-sitting o per far fronte agli oneri dei servizi per l’infanzia, alle madri lavoratrici autonome o imprenditrici (G.U. n. 252 del 27 ottobre 2016).

In particolare, relativamente al suddetto voucher, il decreto 1 settembre stabilisce che:

Le madri lavoratrici autonome o imprenditrici, ivi comprese le coltivatrici dirette, mezzadre e colone, artigiane ed esercenti attività commerciali, imprenditrici agricole a titolo principale, nonché le pescatrici autonome della piccola pesca marittima e delle acque interne di cui all’art. 66, comma 1, del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, di seguito «lavoratrici», al termine del periodo di fruizione dell’indennità di maternità e nei tre mesi successivi ovvero per un periodo massimo di tre mesi entro il primo anno di vita del bambino, hanno la facoltà di richiedere per l’anno 2016, in luogo del congedo parentale, un contributo utilizzabile alternativamente per il servizio di baby-sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, ai sensi dell’art. 4, comma 24, lettera b), della legge 28 giugno 2012, n. 92.

La richiesta può essere presentata anche dalle lavoratrici che abbiano usufruito in parte del congedo parentale.

Advertisement

Per quanto concerne la misura del beneficio e le modalità di erogazione, il decreto stabilisce quanto segue:

Il beneficio di cui sopra consiste in un contributo, pari ad un importo massimo di seicento euro mensili, per un periodo complessivo non superiore a tre mesi, in base alla richiesta della lavoratrice interessata.

Il contributo per il servizio di baby-sitting viene erogato attraverso il sistema dei buoni lavoro di cui all’art. 49 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, mentre nel caso di fruizione della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, il beneficio consiste in un pagamento diretto alla struttura prescelta, fino a concorrenza del predetto importo massimo di seicento euro mensili, dietro esibizione da parte della struttura della richiesta di pagamento corredata della documentazione attestante l’effettiva fruizione del servizio.

Per essere ammessi al beneficio la madre lavoratrice deve presentare domanda tramite i canali telematici entro il 31 dicembre 2016,

Per tutto il resto delle informazioni sui voucher si rinvia al testo integrale del decreto 1 settembre 2016, disponibile cliccando sul link.

(Fonte: Gazzetta Ufficiale)

 

Advertisement