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Siglato accordo di rinnovo CCNL dei marittimi:

È stato siglato il 1° luglio 2015 l’Accordo di rinnovo per il CCNL dei marittimi tra Filt – CGIL, FIT – CISL e UILTRASPORTI da una parte e per i datori di lavoro Confitarma, Assorimorchiatori, Federimorchiatori e Fedarlinea, dopo quattro anni e mezzo dalla scadenza dei precedenti contratti collettivi del settore.

Finalmente un contratto unico del settore marittimo. Il settore contava 13 contratti di lavoro, caratteristici per ogni attività e tipologia di naviglio, che con questo rinnovo trovano sintesi in un unico testo molto più chiaro, razionale e rispondente alle novità legislative europee e internazionali. Significativo anche l’aumento salariale pari al 5,7% sull’attuale paga base con un’importante effetto trascinamento sulle competenze accessorie“.

Lo ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa, il Segretario Generale della UILTRASPORTI Claudio Tarlazzi. “Nello specifico, il contratto prevede un aumento salariale superiore all’Ipca, oggi al 3%, dei normali rinnovi contrattuali. Infatti, un aumento del 5,7%, tenendo conto anche delle competenze accessorie oltre alla paga base, porterà nei prossimi due anni a mezzo un aumento dei salari pari a 150 euro per un mozzo e di 170 per un marinaio, di 190 per un sottufficiale e di 210 per un terzo ufficiale“, come ha chiarito il Segretario del Settore Marittimo UILTRASPORTI Paolo Fantappiè.

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Quindi, per la prima volta, i lavoratori del settore potranno contare su un contratto unico contenente una “Parte Generale” comune per tutti oltre alle 13 Sezioni specifiche.

Il nuovo accordo avrà decorrenza dal 1° luglio 2015 e sarà valido fino al 21 dicembre 2017 e interesserà ben oltre 54.000 marittimi imbarcati su navi battenti bandiera italiana a cui si aggiungono 7.800 addetti a terra, per un totale di circa 62.000 lavoratori, come ha dichiarato la Confitarma.

Le Organizzazioni Sindacali firmatarie dal canto loro hanno evidenziato che con tale accordo, dal punto di vista economico la parte relativa al recupero salariale supera i dati relativi all’Ipca (indice dei prezzi al consumo), con un aumento in due anni e mezzo del 5,7% sulla paga base, pari a circa 80 euro sul tabellare ed un trascinamento in positivo anche sugli altri istituti economici della stessa busta paga. Il settore marittimo viene pertanto proiettato verso una prospettiva di effettiva tutela del salario. L’aumento contributivo di cui sopra sarà suddiviso in tre tranche.

Vedi anche il Verbale di accordo allegato al presente articolo.

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