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Boom di lavori in agricoltura

In occasione della Giornata dell’ambiente proclamata dall’ONU si è svolta, lo scorso 4 giugno, presso la Coldiretti di Firenze la presentazione del Forum “Lavorare e vivere green in Italia” dalla quale è emerso – tra le altre cose – un dato molto importante e cioè che dalla green economy arrivano grandi opportunità di sviluppo in grado di generare reddito e lavoro e battere la disoccupazione che ha raggiunto livelli altissimi (si parla di massimo storico) proprio in questo periodo. Un boom di lavori in agricoltura quindi! I mercati degli agricoltori italiani infatti, anche grazie al recupero di varietà di frutta, verdura, legumi, erbe selvatiche e prodotti ottenuti da diverse razze di bovini, suini, ovini, stanno creando nuova occupazione. Da non sottovalutare infatti l’attenzione crescente alla qualità del cibo portato in tavola e al legame che si instaura tra produttore e consumatore. Quest’ultimo infatti è sempre più sensibile ad aiutare con le proprie scelte di acquisito, il lavoro e l’economia nazionale grazie proprio ad un maggior interesse per l’ambiente, la salute e la società. È infatti notevolmente aumentato il livello di acquisti di alimenti biologici il cui fatturato è salito a 3,1 miliardi e con un aumento dell’8% dei consumi durante il 2013: ben il 45% degli italiani acquista cibi biologici.

Tale incremento ha fatto si che si stiano aprendo nuove opportunità di lavoro per i giovani legate proprio al mondo dell’agricoltura; non solo quelle tradizionali ma anche “moderne” come l’agri-gelataio (che al posto del cono usa la bruschetta su cui spalmare il gelato al gusto di Brunello di Montalcino o all’olio extravergine di oliva), il wedding planner green (che organizza matrimoni in mezzo alla natura), o l’agri-asilo o l’agri-arredatore (che costruisce nelle case muri verticali con la natura). Le porte quindi sono aperte sia per coloro che vogliono intraprendere tali professioni a lungo termine sia per coloro in cerca di una occupazione temporanea e stagionale. Da una indagine della Coldiretti è emerso che il 46% dei giovani under 35 cambierebbero il loro impiego attuale per diventare imprenditori agricoli se avessero la possibilità di acquisire un terreno. Non solo, ma 2 giovani su 3 sognano di partecipare alla raccolta della frutta o alla vendemmia. Tra l’altro sono aumentate anche le iscrizioni presso le scuole di agraria, o presso gli istituto che offronto una formazione agli studenti legata all’ambiente, all’alimentazione e al turismo, settori dove l’eccellenza italiana non ha eguali.

Che si tratti di un vero e proprio esodo al contrario dalle città alla campagna? Parrebbe di si, ed il Presidente della Coldiretti ha infatti sottolineato che “in agricoltura il lavoro c’è sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione lontano dalla città”.

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