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L’INPS ha reso noti i requisiti necessari ai dipendenti per la pensione anticipata. Sono coloro che possono avanzare richiesta per ottenere i benefici stabiliti dai regimi Quota 103 e Opzione Donna.

Questo è stato annunciato dall’INPS tramite messaggio n. 454 de 1° febbraio 2024, che ha dichiarato di aver attivato i necessari sistemi di gestione per agevolare la presentazione delle domande. Le richieste possono essere inoltrate attraverso il sito web dell’INPS, tramite il contact center o i Patronati. Esaminiamo ora in modo più dettagliato i contenuti del suddetto documento.

Nuove procedure per la pensione anticipata: Quota 103 e Opzione Donna

Il 1° febbraio 2024, l’INPS ha comunicato tramite messaggio n. 454, consultabile sul suo sito ufficiale, che è ora consentito presentare la richiesta di accesso alla pensione anticipata mediante il regime Quota 103 e Opzione Donna. L’istituto ha adottato questa misura per potenziare il sistema di gestione delle richieste di pensione, permettendo così ai lavoratori e alle lavoratrici idonei di avanzare la loro domanda.

Le nuove modalità di richiesta sono identificate attraverso i seguenti prodotti forniti dall’INPS:

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  • Quota 103: “Pensione Anticipata Flessibile legge di bilancio 2024”;
  • Opzione Donna: “Pensione Anticipata opzione donna legge di bilancio 2023/2024”.

Inoltre, l’INPS ha specificato che il sistema di gestione delle richieste pensionistiche è stato aggiornato per consentire alle lavoratrici interessate di indicare il numero dei figli durante la compilazione della domanda di pensione anticipata. A tal proposito, l’istituto ha richiamato l’articolo 24, comma 11, del Decreto-legge n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito con modificazioni dalla Legge n. 214 del 22 dicembre dello stesso anno, e le modifiche apportate dall’articolo 1, comma 125, lettera b), della Legge n. 213 del 2023. Si ricorda, infatti, che il requisito anagrafico per l’accesso al pensionamento agevolato con l’Opzione Donna varia in base al numero di figli.

Modalità presentazione della richiesta di pensione anticipata nel 2024

I cittadini interessati hanno diverse opzioni per presentare la richiesta di pensionamento. È possibile inoltrare la domanda direttamente attraverso il sito web dell’INPS, accedendo con le credenziali SPID, CIE o CNS e seguendo il percorso dedicato a “Pensione e Previdenza – Domanda di pensione – Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio precoci”. In alternativa, è possibile avvalersi dei servizi forniti dai patronati o contattare il contact center chiamando gratuitamente il numero verde 803164 (da rete fissa) o il numero a pagamento 06164164 (da rete mobile, con tariffe applicate dai vari gestori).

Novità Quota 103 in conformità alla Legge di Bilancio 2024

Sono state introdotte diverse modifiche riguardanti la pensione anticipata rispetto all’anno precedente, in conformità a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2024.

La Quota 103 è stata mantenuta anche per l’anno corrente, ma con variazioni significative. Pur mantenendo immutati i requisiti di accesso, infatti, fissati a 62 anni di età e 41 anni di contributi, l’importo sarà calcolato secondo il sistema contributivo (e non più misto) e sarà soggetto a un limite massimo, che non potrà superare quattro volte l’importo minimo stabilito dall’INPS.

Inoltre, i periodi di preavviso per il pensionamento sono stati estesi, da 3 a 7 mesi per i dipendenti privati e da 6 a 9 mesi per i dipendenti statali. Tuttavia, è stata confermata la disponibilità del bonus Maroni, incentivo per il ritardo nel pensionamento.

Novità Opzione Donna in conformità alla Legge di Bilancio 2024

La Manovra 2024 ha introdotto variazioni significative anche per Opzione Donna, con l’introduzione di requisiti più serrati per l’accesso.

L’età minima per il pensionamento è stata aumentata di un anno, passando da 60 a 61 anni. Al contrario, non vi è stata alcuna modifica per il requisito di contribuzione di 35 anni, che è ridotto di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due anni. È quindi chiarito il motivo dell’indicazione del numero dei figli durante l’invio della domanda. È stato confermato anche il gruppo di beneficiarie, limitato alle seguenti categorie di lavoratrici:

  • licenziate o dipendenti in aziende con tavolo di crisi aperto presso il Ministero;
  • persone con disabilità pari o oltre il 74 per cento;
  • che assistono, da almeno 6 mesi, persone disabili conviventi, con disabilità in situazione di gravità in base alla legge 104 del 1992.

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