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Il Decreto Anticipi ha ottenuto l’approvazione definitiva alla Camera con 164 voti e favore e 115 contro. All’interno del testo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, si trovano diverse importanti novità dal punto di vista fiscale.

Secondo quanto si può apprendere dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Decreto Anticipi è, ad oggi, Legge. Approda, infatti, nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 16 dicembre 2023 la legge 15 dicembre 2023, n. 191, di conversione del Decreto Anticipi (D.L. n. 145/2023). Il testo, nello specifico, contiene alcune misure urgenti in materia economica e fiscale riservate agli enti territoriali. Introdotte anche alcune novità per quanto concerne la tutela del lavoro. Inoltre, attraverso il decreto, sono stati anticipati al 2023 alcuni interventi previsti per il 2024. Misura nata con l’intento di alleggerire la spesa statale nel corso del prossimo anno e fino a quando non tornerà ad essere applicato il Patto di Stabilità.

Pensioni, indennità contrattuali e rata Irpef

Andando nel dettaglio del Decreto Anticipi, si apprende che per quanto concerne le pensioni è stato confermato l’anticipo al 2023 del conguaglio per il calcolo della perequazione. Conguaglio che per l’anno in corso corrisponde ad un onere di 2 miliardi di euro. A partire dal mese di dicembre 2023 e con validità sul 2024, inoltre, il Decreto Anticipi prevede l’indennità contrattuale per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, che abbiano sottoscritto un contratto a tempo indeterminato. Attualmente questo onere ammonta a 2 miliardi di euro, ma non è da escludere un aumento tenendo in considerazione che, nei prossimi mesi, sono previsti ulteriori conguagli.

Ancora tra le misure riportate dal testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, si apprende che solo per il periodo d’imposta 2023 è rinviata la seconda rata dell’Irpef per i titolari di partita Iva, che abbiano maturato ricavi o compensi inferiori a 170.000 euro. Il versamento, in questo caso dovrà essere effettuato entro il 16 gennaio 2024 privo di interessi. È prevista, inoltre, la possibilità di rateizzare i pagamenti, fino ad massimo di cinque rate mensili di pari importo, con scadenza il 16 di ogni mese da gennaio a maggio 2024. Sulle rateizzazioni, tuttavia, saranno applicati gli interessi a partire dalla seconda rata.

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Ulteriori conferme e novità del Decreto Anticipi

Come si apprende ancora dal Decreto Anticipi, a seguito del passaggio parlamentare sono state approvate alcune norme. Tra quelle specificate anche la proroga dello smart working fino al prossimo 31 maggio 2024 di cui potranno usufruire i genitori con figli fino a 14 anni. Inoltre, la disposizione ha modificato il calcolo della soglia dei fringe benefit e risolve il problema dei mutui agevolati, concessi dagli istituti di credito ai propri dipendenti. Sempre il Parlamento ha approvato la norma che esenta dall’Iva gli interventi di chirurgia estetica con finalità terapeutiche, ovvero volti a diagnosticare o curare malattie o problemi di salute.

Con il Decreto Anticipi si conferma anche la riapertura dei termini per effettuare il versamento delle rate scadute della rottamazione quater. In tal senso, i contribuenti hanno potuto recuperare i pagamenti scaduti il 31 ottobre e il 30 novembre con una proroga fino al 18 dicembre 2023. Infine, altra conferma l’estensione della riforma del Fondo di Garanzia per le Pmi anche al 2024. Novità importante, in questo campo, il fatto che potranno accedere al fondo anche gli enti del Terzo settore.

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