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Nuovi incentivi per le assunzioni stabili o con apprendistato:

La legge di bilancio conterrà la previsione di nuovi incentivi, e cioè uno sgravio fino a 3.250 euro all’anno per tre anni, per le assunzioni stabili o con apprendistato dei giovani al fine di agevolare il ricambio generazionale e la creazione di nuovi posti di lavoro.

A parlare dei nuovi incentivi della legge di bilancio è anche l’articolo pubblicato oggi (18 ottobre 2016) dal Sole 24 Ore (Firma Claudio Tucci; Titolo: “Scuola-lavoro, assunzioni con sgravio Taglio fino a 3.250 euro dei contributi per i contratti entro sei mesi dal diploma”) che vi proponiamo.

Ecco l’articolo.

Uno sgravio fino a 3.250 euro l’anno per tre anni, mirato alle assunzioni stabili (o con l’apprendistato) dei giovani; con l’obiettivo di accorciare la transizione tra istruzione e mondo del lavoro (in Italia ancora troppo elevata, in media 13,9 mesi contro gli 8,5 in Europa) e “incentivare” così il turn-over, visto che con le nuove regole sull’anticipo pensionistico si stima usciranno dalle aziende circa 60mila lavoratori l’anno (e il ricambio generazionale non è affatto automatico, nè sui settori nè sulle stesse mansioni, considerato l’impatto delle nuove tecnologie).

L’attuale decontribuzione generalizzata al 40% finirà a dicembre; ma il governo, con la legge di Bilancio prima, e con le risorse Ue messe in campo da Anpal (la neonata Agenzia nazionale per le politiche attive) poi, ha deciso di proseguire con la strada delle agevolazioni sull’occupazione fissa, focalizzando però le misure sui segmenti del mercato del lavoro ancora in sofferenza, vale a dire giovani e regioni Meridionali.

Rimandando all’intervista al professor Maurizio Del Conte sugli interventi in arrivo targati Anpal (si veda l’anticipazione sul Sole 24 Ore di domenica), la seconda gamba della nuova strategia dell’esecutivo guarda più da vicino agli studenti (di tutti i segmenti formativi oggi esistenti), e le relative disposizioni entreranno nella manovra, che in settimana sbarcherà in Parlamento.

«Non potevamo lasciar terminare in modo brusco gli incentivi alle assunzioni stabili in vista del taglio strutturale al cuneo fiscale e contributivo che il governo si è impegnato a realizzare nel 2018 – spiega Marco Leonardi, consigliere economico di palazzo Chigi -. E così abbiamo deciso di prorogare la decontribuzione, valorizzando la formazione duale, rilanciata da Jobs act e Buona Scuola».

Il nuovo incentivo mirato sui ragazzi coinvolgerà tutte e cinque le categorie di studenti: gli alunni di scuola (per i quali la legge 107 ha reso obbligatoria l’alternanza fino a 400 ore nel triennio finale dei tecnici e professionali, 200 ore nei licei); gli studenti universitari; quelli degli Istituti tecnici superiori (gli Its, le super scuole di tecnologia post diploma alternative agli atenei, partecipate dalle imprese); i ragazzi dell’Istruzione e formazione professionale regionale (la Iefp); e i giovani assunti con l’apprendistato “formativo” di primo o di terzo livello.

L’idea, aggiunge Leonardi, è semplice: da un lato, provare a disegnare un nuovo percorso di primo inserimento in azienda, cancellando, o quanto meno riducendo drasticamente, le forme al momento prevalenti, come gli stage extracurriculari, le partite Iva e le collaborazioni più o meno genuine; dall’altro lato, rendendo l’assunzione stabile più conveniente per i datori di lavoro».

In quest’ottica, la bozza di norma contenuta nella manovra, prevede che se l’impresa, entro sei mesi dall’acquisizione del titolo di studio, assume il ragazzo che ha svolto al proprio interno un periodo di formazione “on the job” (o un tirocinio curriculare, se studente universitario), avrà uno sconto pressoché totale: fino a un massimo di 3.250 euro l’anno per tre anni. Saranno “premiate” le assunzioni a tempo indeterminato o in apprendistato effettuate dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018 (per i prossimi due anni, cioè); e la stima del governo è di riuscire a stabilizzare 10mila giovani circa il primo anno, 20mila il secondo. Sul piatto vengono messi, per il 2017, 7 milioni di euro (considerati i sei mesi dal titolo, la norma sarà operativa non prima di giugno-luglio); che salgono a 40 e 80 milioni il secondo e il terzo anno.

La novità spingerà l’alternanza; ma avrà un impatto positivo (e forse maggiore) sull’apprendistato “duale”: «Oggi l’impresa che assume un’apprendista ha una serie di incentivi fiscali e normativi, che mantiene anche 12 mesi dopo la stabilizzazione della risorsa – sottolinea Leonardi -. Da domani, con questa norma, al momento della conferma a tempo indeterminato dello stagista e dopo il conseguimento del titolo, la decontribuzione piena varrà per tre anni. Ci aspettiamo un buon successo della misura; se così accadrà si potrebbe pensare anche di confermarla, accanto al taglio strutturale del cuneo, perchè potrebbe rappresentare davvero la via italiana all’applicazione del nuovo sistema formativo duale».

IN EVIDENZA

Si rafforza l’incentivo all’apprendistato duale

La proroga della decontribuzione sul lavoro stabile che sarà inserita nella legge di Bilancio, in arrivo in Parlamento, interesserà anche l’apprendistato di primo e di terzo livello, aumentandone l’appeal: oggi l’impresa che assume un apprendista beneficia di una serie di incentivi fiscali e normativi, che mantiene anche 12 mesi dopo la stabilizzazione della risorsa. Da domani, con questa disposizione, al momento della conferma a tempo indeterminato dello stagista e dopo il conseguimento del titolo, la decontribuzione piena varrà per tre anni

LE ALTERNATIVE

REQUISITI VANTAGGI
Apprendistato professionalizzante
Età tra 15 e 29 anni Contributi in genere  pari al 11,61% , fatte salve alcune particolarità per determinati settori. Possibile il sottoinquadramento

dell’apprendista di 2 livelli

Donne
Lavoratrici  prive di occupazione da almeno 24 mesi, oppure da almeno 6 mesi se risiedono in determinate regioni. L’assunzione deve avvenire con contratto a tempo determinato o indeterminato, anche part time Riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per 18 mesi se l’assunzione è a tempo indeterminato, per 12 mesi se il contratto è a termine. In caso di trasformazione da tempo determinato a indeterminato, ai 12 mesi iniziali,  se ne aggiungono altri  6
Over 50
Lavoratori con almeno 50 anni di età e disoccupati da oltre 12 mesi assunti con contratto a termine o indeterminato, anche part time Riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per 18 mesi se l’assunzione è a tempo indeterminato, per 12 mesi se il contratto è a termine
Particolari lavoratori in Cigs
Il lavoratore deve aver fruito della Cigs da  almeno 3 mesi, anche non continuativi ed essere dipendente di  un’azienda che utilizza l’ammortizzatore sociale da almeno 6 mesi. L’assunzione deve avvenire a tempo indeterminato e a orario pieno Per 12 mesi il datore di lavoro versa contributi pari a quelli previsti per gli apprendisti.

Le principali agevolazioni confermate nel 2017

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