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Attività ispettiva Ministero su esoneri contributivi:

Prosegue l’ attività ispettiva del Ministero del Lavoro nei confronti dei datori di lavoro che hanno usufruito dell’esonero contributivo previsto dalla legge di stabilità anche di quest’anno. Ed è con un comunicato proprio su attività ispettiva che il Ministero in data odierna ha fornito alcune informazioni agli utenti.

Al riguardo si legge quanto segue nel suddetto comunicato.

Lavoro: esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato; accertamenti su 338 imprese, per 64 trasmessa informativa di reato all’Autorità giudiziaria

Continua l’attività ispettiva degli ispettori delle Direzioni territoriali del lavoro sul ricorso agli esoneri contributivi previsti dalle Leggi di Stabilità 2015 e 2016 a favore di chi assume a tempo indeterminato lavoratori privi di occupazione stabile da almeno sei mesi.

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In base ai dati aggiornati al mese scorso, sono stati disposti accertamenti mirati nei confronti di 338 imprese che hanno richiesto il beneficio per 1.986 lavoratori.

Per 64 imprese è già stata trasmessa informativa di reato all’Autorità giudiziaria (percentuale di irregolarità pari a 18,93 %).

Queste verifiche sono iniziate già a giugno 2015 su impulso della Direzione generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del lavoro. Grazie alla collaborazione dell’INPS, è stato possibile incrociare le informazioni concernenti le richieste di esonero contributivo con altre informazioni in possesso degli Uffici, in modo da poter evidenziare eventuali comportamenti finalizzati a precostituire artificiosamente le condizioni utili al godimento del beneficio.

L’incrocio dei dati consente di selezionare alcune fattispecie sulle quali svolgere accertamenti più approfonditi. L’esito di questi accertamenti, da un primo monitoraggio avviato nel mese di settembre 2015, evidenzia come, in diverse occasioni, gli Uffici abbiano proceduto sia alla revoca dell’esonero contributivo, sia a denunciare i responsabili alle Procure della Repubblica per comportamenti penalmente rilevanti, finalizzati alla fruizione indebita di erogazioni pubbliche.

Gli accertamenti proseguiranno nei prossimi mesi e potranno contare su dati ancora più affinati, utili a far emergere, già sulla carta, ipotesi concrete di fruizione illecita dell’esonero.

(Fonte: Ministero del Lavoro)

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