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Autoliquidazione premi INAIL scarsa funzionalità sistema:

Relativamente alla autoliquidazione premi INAIL effettuata da imprese e professionisti procede a rilento vista la scarsa funzionalità del sito istituzionale.

A parlarcene è l’articolo pubblicato oggi (5.2.2016) dal Sole 24 Ore (Firma: Mauro Pizzin; Titolo: “Autoliquidazione, pratiche a rilento”).

Ecco l’articolo.

L’espletamento della procedura di autoliquidazione dei premi Inail da parte dei professionisti e delle imprese rischia di essere compromessa dalla mancata funzionalità del sito web dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.

La denuncia viene dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, il quale, in una lettera dello scorso 1° febbraio indirizzata anche al direttore generale dell’Inail, Giuseppe Lucibello, ha reso noto che «si moltiplicano le segnalazioni di mancata funzionalità» da parte degli associati e ciò nonostante «la settimana scorsa fosse stata data rassicurazione che, a seguito di un intervento sull’architettura del portale dell’Istituto, le performance dei servizi dedicati si sarebbero normalizzate». I professionisti, avevano lamentato le stesse difficoltà anche per l’autoliquidazione del 2015.

Nella lettera inviata all’Inail, firmata dalla presidente del Consiglio nazionale, Marina Calderone, si evidenzia che la principale preoccupazione dei consulenti è che questi disservizi «sono praticamente iniziati subito dopo la messa in linea della procedura Alpi on line» e quindi a un mese dalla scadenza del pagamento dei premi, fissato anche per il 2016 al 16 febbraio prossimo.

Si ricorda che la procedura Alpi consente di visualizzare le basi di calcolo della singola ditta. A questo scopo per l’azienda o l’intermediario è necessario inserire negli appositi campi le retribuzioni imponibili ai fini Inail e le eventuali quote di retribuzione soggette a sconto. La procedura calcola il premio dovuto e permette la presentazione telematica della dichiarazione delle retribuzioni.

La preoccupazione, secondo Calderone, è che la situazione possa peggiorare con l’arrivo del picco massimo degli accessi, ragion per cui viene chiesto all’Inail di prendere «in considerazione l’eventualità di una pronta proroga del termine di pagamento per oggettiva impossibilità di procedere all’adempimento».

I timori dei consulenti non sono, però, condivisi dai responsabili dell’istituto assicurativo, secondo cui dai dati risulta che nonostante le oggettive difficoltà del servizio, il numero degli invii aggiornato alla tarda mattinata di ieri è di poco superiore a quello registrato entro lo stesso termine lo scorso anno (380.172 contro 339.810).

Negli ultimi giorni la disponibilità del servizio sarebbe peraltro «sensibilmente migliorata e continuerà a migliorare perché la struttura tecnica di Inail ha adottato una metodologia che prevede due rilasci quotidiani per incrementare l’affidabilità e la funzionalità del servizio, anche secondo le indicazioni dei consulenti del lavoro che giungono ai vari canali di comunicazione messi a disposizione dall’Istituto». Il servizio – fa sapere Inail – potrà peraltro continuamente migliorare nelle prossime ore e nei prossimi giorni.

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