Monitoraggio permanente riforma mercato lavoro:
Il Ministero del Lavoro rende noto che la riforma del mercato del lavoro attuata tramite la Legge n. 92 del 2012 “ha disposto misure e interventi intesi a realizzare un mercato del lavoro inclusivo e dinamico, in grado di contribuire alla creazione di occupazione, in quantità e qualità , alla crescita sociale ed economica e alla riduzione del tasso di disoccupazione, in particolare mediante:
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l’instaurazione di rapporti di lavoro più stabili;
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la valorizzazione dell’apprendistato come modalità prevalente di ingresso dei giovani nel mondo del lavoro;
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la ridistribuzione in modo più equo delle tutele dell’impiego;
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un più efficiente, coerente ed equo assetto degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive, contrare usi elusivi di obblighi contributivi e fiscali degli istituti contrattuali esistenti;
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la promozione di una maggiore inclusione delle donne nella vita economica;
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le nuove opportunità di impiego ovvero di tutela del reddito per i lavoratori ultracinquantenni in caso di perdita del posto di lavoro;
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la promozione delle modalità partecipative di relazioni industriali“.
Pertanto, in ottemperanza a quanto previsto dall’art., comma 1, della citata L.n. 92/2012, il Ministero del Lavoro ha avviato un “sistema permanente di monitoraggio, che permetterà di migliorare significativamente il disegno delle politiche del lavoro e il dibattito pubblico su queste ultime, utilizzando al meglio dati statistici e analisi di qualità , rendendo così possibile l’analisi delle tendenze in atto e degli effetti provocati dalla riforma e dai futuri aggiustamenti alle normative vigenti“.
Tale sistema di monitoraggio, informa sempre il Ministero, è stato realizzato da un ampio insieme di istituzioni, coordinato dal Ministero, e si avvale di un Comitato Tecnico, che include, oltre a rappresentanti delle diverse Direzione generali del Ministero stesso, rappresentanti di Inps, Inail, Isfol, Istat, Italia Lavoro, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero della Giustizia, nonchè i rappresentanti delle Regioni, Province, Comuni e Unioncamere. Tutto il sistema di monitoraggio è poi supervisionato da un Comitato scientifico, composto da esperti provenienti dal mondo istituzionale e accademico, che verifica “la coerenze delle priorità di verifica e assicura che i dati prodotti dal sistema siano resi disponibili all’utenza scientifica, alle parti sociali e ai cittadini, nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali”.
A tal fine il Ministero del Lavoro ha messo a disposizione degli interessati il Quaderno n. 1 “Il primo anno di applicazione della Legge n. 92/2012 (versione aggiornata del 29 gennaio 2014), con le relative Tabelle, nonchè il Decreto Ministeriale del 10 dicembre 2013 (costituzione del comitato tecnico e scientifico) e il Quaderno n. 2 “Gli ammortizzatori sociali: il sostegno al reddito in caso di sospensione o perdita di lavoro” (luglio 2014) e le relative Tabelle.
Il contenuto del Quaderno n. 2 riguarda l’esame dei dati relativi agli ammortizzatori sociali nel periodo 2011-2013: intervallo temporale che consente sia di confrontare gli andamenti delle diverse forme di supporto economico in un triennio estremamente difficile, che di avere a disposizione il periodo di un anno di osservazione della efficacia o meno delle nuove tutele introdotte dalla riforma del mercato del lavoro a far data dal gennaio 2013. (Fonte: Ministero del Lavoro)