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Stop alle graduatorie on line dei disabili

Il Garante della Privacy ha ritenuto non corretto il comportamento del Comune di Roma il quale, in un concorso riservato a persone disabili, ha pubblicato sul proprio sito istituzionale i dati relativi alle graduatorie con inclusi i dati personali (nome, cognome e data di nascita), lo stato di salute dei candidati nonchè le valutazioni dei titoli posseduti e della prova scritta. A parere del Garante, reso a seguito del ricorso presentato da una partecipante al concorso, l’Ente si sarebbe dovuto limitare a mettere on line esclusivamente gli avvisi sintetici dell’approvazione delle graduatorie con l’indicazione delle modalità di accesso per gli interessati, senza diffondere i dati sensibili dei partecipanti alla selezione.

Il Garante, come sopra si diceva, è intervenuto a seguito della segnalazione di una partecipante ad un concorso indetto dal Comune di Roma e riservato a persone con disabilità, la quale lamentava la pubblicazione sul sito dell’Ente della graduatoria finale, della valutazione dei titoli e della prova scritta, con tanto di nome e cognome, data di nascita ed altre informazioni, compreso il dato sensibile delle invalidità degli oltre 500 partecipanti: tali dati risultavano immediatamente reperibili in rete semplicemente inserendo le generalità nei più diffusi motori di ricerca.

Pertanto il Garante, con la decisione n. 3039272 del 6.3.2014, ha dichiarato illecito il trattamento dei dati effettuato dal Comune di Roma ed ha, conseguentemente, vietato l’ulteriore diffusione in internet dei dati personali dei candidati, idonei a rivelare lo stato di salute dei concorrenti inclusi nelle gradutorie (intermedia e finale).

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Il Garante, quindi, oltre al provvedimento inibitorio, ha prescritto al Comune di Roma di conformare per il futuro la pubblicazione di atti e documenti in internet alle disposizioni contenute nel Codice sulla privacy e nelle “Linee guida sui siti web della Pubblica Amministrazione”, rispettando, in particolare il divieto di diffusione dei dati idonei a rivelare lo stato di salute degli interessati. Inoltre il Garante si è riservato di valutare, con separato provvedimento, gli estremi per contestare al Comune di Roma la violazione amministrativa correlata all’infrazione del Codice.

Allegato: Garante privacy n. 3039272_14

 

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