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Congedo straordinario per i figli del disabile grave, le istruzioni INPS

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Congedo straordinario per i figli del disabile grave

L’INPS, con la Circolare numero 49 del 05-04-2019, ha fornito istruzioni in merito agli effetti della sentenza n. 232 del 2018 della Corte Costituzionale sulla concessione del congedo straordinario, ai sensi dell’art. 42, comma 5, D.Lgs. n. 151/2001, ai figli del disabile in situazione di gravità non conviventi al momento della presentazione della domanda.

Misure di sicurezza, se mancano il lavoratore può rifiutare la prestazione

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La Corte Suprema di Cassazione, con la sentenza 8911 del 2019, ha stabilito che il dipendente può rifiutarsi di svolgere la prestazione se il datore di lavoro omette l’applicazione delle misure di sicurezza, ma è tenuto a provare “la gravità e la rilevanza di questo inadempimento, qualora la violazione non riguardi precauzioni espressamente previste dalla legge e attenga agli obblighi generali fissati dall’articolo 2087 del codice civile” (dal Quotidiano del lavoro del Sole 24 Ore del 5.4.2019).

Pignoramento stipendi e pensione, no al sequestro preventivo

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La III Sezione Penale della Corte Suprema di Cassazione, con la Sentenza n. 14606 del 2019 ha stabilito che “il sequestro penale di stipendi e pensioni è subordinato alle limitazioni previste in caso di pignoramento civile” (dal Quotidiano del Lavoro del Sole 24 Ore del 5.4.2019).

Pubblico impiego il punto della Cassazione sui ripetuti contratti a termine

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Pubblico impiego il punto della Cassazione sui ripetuti contratti a termine

La Corte di Cassazione, con le sentenze n. 9114 del 2019, n. 9115 del 2019 e 9116 del 2019, relativamente al pubblico impiego fa il punto sugli effetti della successione e della mancata conversione di contratti a termine nel pubblico impiego.

Class Action, approvato ieri in Senato il DDL sulla riforma

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Decreto Interministeriale su esonero contributi previdenziali lavoratori autonomi

È stato approvato ieri dal Senato il DDL sulla riforma delle Class Action o, per dirla all’italiana, le azioni di classe (o azioni collettive) la cui normativa verrà contenuta non più nel Codice del Consumo ma nel Codice di Procedura Civile con l’introduzione del titolo VIII-bis del Libro Quarto intitolato proprio “Dei Procedimenti Collettivi”. Ciò comporterà innanzi tutto un ampliamento della platea dei soggetti che potranno promuovere l’azione per ottenere il risarcimento in caso di violazione di un diritto, quindi non più solo i consumatori o le associazioni di consumatori rappresentative di quel diritto, ma chiunque ritenga di aver subito una lesione di un diritto.

Gravidanza iniziata durante il preavviso, il licenziamento è valido

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La Corte Suprema di Cassazione, con la sentenza 9268 del 2019, ha stabilito che il licenziamento nei confronti di una donna in stato di gravidanza iniziato durante il preavviso  è legittimo, “ma si sospende la decorrenza del preavviso come nei casi di malattia o infortunio” (dal Quotidiano del Diritto del Sole 24 Ore del 4.4.2019).

Mancata proroga del contributo INPS servizi baby sitting e infanzia

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Rilascio procedura INPS acquisizione domande bonus bebè

L’INPS, con il messaggio n. 1353 del 2019, ha reso nota la mancata proroga del beneficio “contributo per i servizi di baby-sitting e per i servizi all’infanzia”.

Assenza durante visita fiscale, consultabili le valutazioni INPS

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Assenza alla visita per invalidità civile, nuova gestione INPS

L’INPS, con il Messaggio n. 1270 del 2019, ha reso noto di aver reso disponibile sul proprio sito istituzionale una “specifica funzionalità” finalizzata a fornire on line direttamente al datore di lavoro l’esito delle valutazioni medico legali relativamente alla documentazione presentata dal lavoratore a seguito di assenza alla visita medica di controllo.

Somministrazione tutte le novità del nuovo CCNL 2019-2021

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Lo scorso 28 dicembre è stato sottoscritto tra l’Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro – Assolavoro e FELSA – CISL, NIDIL – CGIL e UILTEMP l’Ipotesi di Rinnovo del contratto collettivo nazionale delle Agenzie per il lavoro, il quale tra le varie novità prevede più flessibilità sulla durata dei contratti di somministrazione. Il CCNL avrà decorrenza dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2021.

Licenziamento disciplinare annullato per sanzione illegale

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Inadempimento contributivo, il lavoratore non ricorrere contro l’INPS

La Corte Suprema di Cassazione, con la sentenza n. 7306 del 2019, ha reso il seguente principio di diritto: “Rigetto del ricorso di Poste Italiane contro annullamento del licenziamento disciplinare perché la sanzione risulta illegale in quanto applicata in assenza della previa comunicazione in questo caso non valida perché non notificata ma posta in busta consegnata sul posto di lavoro e neanche aperta dal dipende” (dal Quotidiano del Diritto del Sole 24 Ore del 15.3.2019).

Ecco di seguito i fatti di causa.

Il sig. … , dipendente di … S.p.A., proponeva ricorso, dinanzi il Tribunale di Milano, per ottenere la dichiarazione di illegittimità della sanzione disciplinare della sospensione di dieci giorni dal servizio, irrogatogli dallo società “a causa dell’assenza ingiustificata dal luogo di lavoro per un periodo di otto giorni”.

Il Tribunale adito dichiarava l’illegittimità della sanzione perché la stessa non era stata comunicata al … prima dell’esecuzione. La Corte territoriale di Milano respingeva l’appello interposto dalla datrice di lavoro avverso la pronunzia di primo grado.

A seguito di ricorso …. S.p.a. in sede di legittimità, la Cassazione, con la sentenza 12555/2011, annullava la decisione di seconda istanza “per vizio di motivazione”.

Nel giudizio di rinvio la Corte di Appello di Milano, in diversa composizione, con sentenza depositata in data 8.8.2014, respingeva il gravame, compensando le spese.

Avverso tale sentenza proponeva appello la società datrice di lavoro che veniva rigettato dalla Corte Suprema.

Ad avviso della Corte Suprema – per quel che qui interessa –  la mera consegna di una busta chiusa, non accompagnata dal tentativo di darne lettura, non consente al destinatario di accertare qual è l’oggetto della comunicazione e quindi impedisce il perfezionamento della notifica manuale. Ha poi precisato la Corte che l’incompletezza della comunicazione è indirettamente confermata dalla decisione della società di inviare il provvedimento anche tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Secondo la Corte tali conclusioni hanno implicazioni operative estremamente rilevanti, infatti “l’eventuale consegna a mano di un atto (contestazione disciplinare, lettera di licenziamento, ecc.) deve essere sempre accompagnata dal tentativo di lettura del contenuto e, in caso di esito negativo, da un’informativa sommaria al dipendente. Inoltre non sempre è utile inviare con raccomandata a/r un atto già consegnato a mano: si può fare, ma bisogna precisare che l’altro tentativo non si è concluso per rifiuto illegittimo del dipendente”.

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