Bonus Mamma 2025, cosa c’è da sapere sull’agevolazione: nuove regole e dettagli sui chi ne ha effettivamente diritto.
Nel 2024 il governo italiano ha introdotto un nuovo strumento a sostegno delle madri lavoratrici, alle quali è stata ridotta la quota di contributi dovuta all’INPS attraverso un esonero contributivo totale entro il limite annuo di 3.000 euro. Fino al 2024, a esserne interessate sono state le lavoratrici dipendenti con almeno tre figli (di cui uno minorenne) o con due figli di cui uno con meno di 10 anni.
Il nuovo decreto dovrebbe essere approvato entro 30 giorni dall’entrata in vigore dalla Legge di Bilancio, che però è un termine già superato da tempo. In ogni caso, comunque, ci sono grandi novità per la continuazione di questo contributo. Non solo per quanto riguarda le madri lavoratrici dipendenti, ma anche per altre figure materne: scopriamo tutto a riguardo.
Bonus Mamme 2025: cosa cambia e a chi spetta
A godere del beneficio saranno ancora anche le mamme con due figli, e le beneficiarie non saranno più soltanto le lavoratrici dipendenti. Il bonus si estende anche a quelle autonome che percepiscono almeno uno fra redditi di lavoro autonomo, d’impresa in contabilità ordinaria, d’impresa in contabilità semplificata e da partecipazione. Escluse, invece, le lavoratrici dipendenti nel settore domestico, e anche le lavoratrici autonome che hanno optato per il regime forfettario.

Il diritto al bonus è anche limitato a coloro che in un anno non hanno guadagnato più di 40.000 euro. Per quanto riguarda l’esonero, poi, questa volta non ha scadenza. Verrà riconosciuto per tutto il periodo in cui vengono mantenuti i requisiti. L’importo non è ancora certo, anche se la soglia limite del fondo dovrebbe essere di 300 milioni di euro (come l’anno scorso). Il limite è di 3.000 euro l’anno per le lavoratrici con almeno 3 figli, o comunque una cifra di poco più bassa.
Per quanto riguarda l’esecuzione della domanda, è da definire la modalità di erogazione del bonus che nel caso delle lavoratrici dipendenti dovrebbero seguire quelle già adottate lo scorso anno. Stando così le cose, i dipendenti dovranno indicare al proprio datore di lavoro la propria intenzione di beneficiare dello sgravio, indicando il codice fiscale dei figli per i quali se ne è acquisito il diritto. Nel caso dei dipendenti pubblici, tale procedura potrà essere effettuata direttamente dal portale NoiPA. C’è ancora tempo, però, dato che non è ancora stato ufficilizzato il Bonus 2025.





