Multe stradali, fai attenzione ai dettagli. Ecco quando puoi farle annullare subito, tutti i dettagli da conoscere.
Ogni automobilista, almeno una volta nella vita, ha trovato una multa sotto il tergicristallo dell’auto o l’ha ricevuta a casa. Spesso si paga senza discutere, anche per evitare problemi (ne abbiamo, spesso, già troppi). Ma faresti bene a sapere che non sempre le sanzioni sono inoppugnabili. Esistono casi in cui i verbali possono essere annullati perché contenenti errori formali o sostanziali.
Conoscere i propri diritti è essenziale, anche perché in alcuni può davvero salvare il portafoglio. Vediamo quindi quali sono gli errori più comuni nelle multe che possono portare alla loro cancellazione, e come agire nel modo corretto.
Quando la multa è annullabile
Secondo quanto previsto dal Codice della Strada, una multa è valida solo se riporta tutti i dati fondamentali in modo corretto e preciso. Se manca anche solo uno di questi dati o se qualcosa è indicato in maniera errata il verbale può essere contestato. Ecco i casi più frequenti di annullamento che devi considerare:
- Indicazione errata o assente del luogo in cui è avvenuta l’infrazione. Va de sé che il verbale debba specificare con esattezza dove è avvenuta l’infrazione. In assenza di dettagli sufficienti a localizzare il fatto, ecco che la multa perde valore.

- Data e ora della violazione. Questi sono chiaramente dettagli fondamentali, soprattutto in casi do multe legate all’errato pagamento dei parcheggi con pagamento a orario. Un’assenza o una imprecisione può rendere nullo il verbale.
- Dati del veicolo e del conducente. Anche qui, se la targa è errata o se il mezzo indicato è diverso (ad esempio viene indicata una moto invece di un’auto) la sanzione più essere impugnata. Errori minimi, come il refuso del nome, non basta però a invalidare una multa.
- Descrizione dell’infrazione. Il verbale deve dichiarare con esattezza il comportamento contestato all’automobilista. Non serve un romanzo, ma una descrizione troppo vaga o assente dell’infrazione commessa può annullare il verbale.
Ricorso: come quando e chi rivolgersi
Se ritieni che sulla multa che hai ricevuto ci sia uno o più di questi errori, puoi agire subito in diversi modi. Il primo è il ricorso in autotutela, ovvero un reclamo informale all’ente che ha emesso la sanzione. Si può inviare una PEC o una raccomandata e, se fondato, può portare all’annullamento diretto senza costi e senza ulteriori iter legali.
Se invece si vuole seguire la via formale, ci sono due opzioni: il Ricorso al Prefetto entro 60 giorni dalla notifica e il Ricorso al giudice di pace, entro 30 giorni. Entrambe le opzioni prevedono un esame approfondito del caso, ma comportano tempi più lunghi e, talvolta, anche costi da sostenere (salvo esito favorevole).