L’articolo esplora i principali doveri del datore di lavoro nello smart working, coprendo normative, strumenti, monitoraggio delle performance, salute e sicurezza dei dipendenti, oltre al supporto e alla formazione necessaria per preparare i team ai cambiamenti.
Normative vigenti: regole da rispettare
Nell’ambito dello smart working, le normative vigenti rappresentano un pilastro fondamentale che i datori di lavoro devono rispettare per garantire una gestione efficace e conforme delle attività svolte a distanza.
La regolamentazione dello smart working è evoluta nel tempo, diventando sempre più delineata in risposta alle crescenti esigenze delle aziende e dei lavoratori di adottare modalità di lavoro flessibili.
Una delle leggi cardine in Italia è la Legge n.
81/2017, che stabilisce le linee guida per l’adozione di pratiche di lavoro agile, enfatizzando l’importanza di un accordo scritto tra datore di lavoro e dipendente.
Questo accordo deve definire chiaramente tutte le modalità operative, incluse le giornate dedicate allo smart working e quelle eventualmente continuative in presenza.
Un altro aspetto cruciale è il rispetto delle normative in tema di privacy e protezione dei dati personali.
I datori di lavoro devono garantire che i sistemi di gestione e archiviazione dei dati utilizzati nello smart working rispettino il GDPR, la regolamentazione europea sulla protezione dei dati.
Questo implica l’adozione di tecnologie avanzate per la crittografia e i protocolli di accesso sicuro, oltre che un adeguato training per i dipendenti sull’importanza della sicurezza informatica.
Inoltre, per favorire una corretta implementazione del lavoro da remoto, è fondamentale comprendere e rispettare le normative sul tempo di lavoro e le pause necessarie, per evitare l’insorgere di condizioni di stress e garantire il benessere dei lavoratori.
I datori di lavoro devono quindi prestare attenzione a queste linee guida normative, valutando continuamente i processi interni per assicurare il rispetto di tutti gli obblighi legali, e adattare i contratti di lavoro in modo che riflettano le esigenze di entrambe le parti in questo nuovo contesto di lavoro.

Strumenti e risorse per agevolare il lavoro da remoto
Per fare in modo che lo smart working si realizzi in maniera efficace, i datori di lavoro devono mettere a disposizione dei dipendenti gli strumenti e le risorse adeguate, creando un ambiente di lavoro virtuale produttivo e ben organizzato.
Tra gli strumenti indispensabili vi sono le piattaforme di collaborazione online come Microsoft Teams, Zoom o Slack, che facilitano la comunicazione e la collaborazione tra i membri del team a distanza.
Queste piattaforme non solo permettono di condurre riunioni virtuali ma anche di condividere documenti e progetti in tempo reale, promuovendo un flusso di lavoro continuo e ben coordinato. Per quanto riguarda la gestione delle attività e dei progetti, l’adozione di software come Asana o Trello può profondamente facilitare il monitoraggio dei progressi e la suddivisione dei compiti tra i membri del team.
Questi strumenti permettono di impostare scadenze, assegnare responsabilità e visualizzare l’intero progetto attraverso dashboard interattive, rendendo tangibile l’avanzamento delle attività e consentendo una gestione agile e dinamica del lavoro. La sicurezza dei dati, come già menzionato, è un aspetto prioritario.
L’uso di VPN (Virtual Private Network) e software di gestione delle password come LastPass può aiutare a proteggere i dati aziendali e mantenere un alto livello di sicurezza anche a distanza.
È fondamentale che i datori di lavoro investano in formazioni continue sui nuovi strumenti tecnologici, fornendo tutorial e corsi per aiutare i dipendenti a sentirsi a proprio agio e sicuri nell’utilizzo di questi strumenti. Infine, la dotazione di hardware adeguato è altrettanto rilevante.
Computer portatili performanti, webcam di qualità e cuffie con microfono possono migliorare notevolmente l’esperienza di lavoro remoto, contribuendo a un miglioramento delle performance e del comfort lavorativo.
Inoltre, è essenziale valutare periodicamente se gli strumenti e le risorse disponibili sono ancora adeguati o se necessitano di aggiornamenti, per garantire il massimo della funzionalità operativa e supportare i dipendenti nel loro quotidiano.
Monitoraggio e valutazione delle prestazioni lavorative
Uno degli aspetti più complessi dello smart working è il monitoraggio e la valutazione delle prestazioni lavorative dei dipendenti.
Il passaggio a un ambiente di lavoro non fisico può disorientare i metodi tradizionali di valutazione delle performance, richiedendo soluzioni innovative e strategiche per monitorare efficacemente il lavoro svolto.
Innanzitutto, è cruciale stabilire obiettivi chiari e raggiungibili.
La comunicazione di aspettative dettagliate attraverso piani di lavoro e KPI (Key Performance Indicators) specifici consente al datore di lavoro di misurare produttivamente le performance dei dipendenti.
Strumenti digitali come i dashboard di performance e i report analitici online possono offrire una panoramica immediata e dettagliata dello stato di avanzamento dei compiti, fornendo dati oggettivi su attività svolte e risultati raggiunti. Il feedback continuo è un altro elemento vitale per la valutazione delle prestazioni nello smart working.
I meeting settimanali o bi-settimanali per la discussione sui risultati ottenuti non solo aiutano a mantenere trasparente il processo di controllo, ma offrono anche ai dipendenti l’opportunità di ricevere feedback costruttivo, fondamentale per migliorare e adattarsi meglio ai cambiamenti nelle aspettative lavorative.
Tali incontri virtuali possono instaurare un dialogo attivo e aperto tra il datore di lavoro e il dipendente, favorendo un clima di fiducia e responsabilità reciproca. In questo contesto è importante fare attenzione a non creare un ambiente di controllo ossessivo che possa risultare controproducente.
L’obiettivo deve essere quello di promuovere l’autonomia e il senso di responsabilità tra i lavoratori, riducendo la necessità di un monitoraggio costante.
Investire in programmi di sviluppo delle competenze e assicurarsi che i dipendenti abbiano gli strumenti necessari per lavorare in modo indipendente può significativamente migliorare le loro prestazioni, rendendo il processo di valutazione meno dipendente dalla sorveglianza diretta.
Salvaguardia della salute e sicurezza dei dipendenti
Garantire la salute e sicurezza dei dipendenti è uno dei principali obblighi dei datori di lavoro in qualsiasi contesto, ma assume connotati particolari nel quadro dello smart working.
Nonostante la percezione comune che il lavoro da remoto sia intrinsecamente meno rischioso rispetto a quello in ufficio, esistono comunque numerosi rischi fisici e psicologici che necessitano di attenzioni specifiche. Fisicamente, l’adattamento degli spazi domestici per scopi lavorativi può mettere i dipendenti a rischio di sviluppare problemi ergonomici, come dolore alla schiena o al collo, dovuti a sedute prolungate in postazioni inadatte.
I datori di lavoro devono quindi considerare l’opportunità di fornire consulenze ergonomiche e, dove possibile, attrezzature adeguate come sedie ergonomiche o scrivanie regolabili, per migliorare il comfort e ridurre il rischio di infortuni. Dal punto di vista psicologico, l’isolamento sociale è uno dei maggiori rischi associati allo smart working.
La riduzione dei contatti umani può portare a sentimenti di alienazione, stress e ansia, che possono influire negativamente sulla salute mentale dei dipendenti.
Assassinare i dipendenti e incoraggiarli a mantenere un equilibrio vita-lavoro, magari tramite programmi di well-being, può rivelarsi essenziale per la loro salute mentale.
Anche l’organizzazione di incontri sociali virtuali può essere efficace nel mantenere uno spirito di squadra e supporto reciproco. Implementare misure specifiche di sostegno psicologico, come la disponibilità di consulenze psicologiche a distanza, può ulterioremente proteggere il benessere emotivo dei dipendenti.
In sintesi, un approccio preventivo, che comprenda una valutazione continua delle condizioni di lavoro e l’offerta di risorse sanitarie, è essenziale per garantire che i dipendenti lavorino in un ambiente sicuro e sano, anche quando lavorano a distanza.
Supporto e formazione: preparare i team al cambiamento
Nell’era dello smart working, la formazione continua e il supporto sono gli strumenti fondamentali per affrontare e vincere le sfide del cambiamento.
I datori di lavoro devono investire in programmi di formazione che siano in grado di fornire ai dipendenti le competenze necessarie per adattarsi efficacemente al lavoro da remoto.
Questo può comprendere corsi di aggiornamento su strumenti digitali, come software di collaborazione online, o percorsi formativi sul time management e lo sviluppo di soft skills come la comunicazione virtuale efficace. Oltre alla formazione tecnica, è essenziale sviluppare un approccio mentale proattivo e resiliente di fronte al cambiamento.
La leadership deve pertanto promuovere una cultura aziendale che valorizzi la formazione continua e incentive i dipendenti a migliorarsi costantemente.
La creazione di programmi di mentorship, in cui i dipendenti meno esperti vengono seguiti e formati da colleghi più esperti, può validamente contribuire a un ambiente di lavoro più collaborativo e orientato alla crescita. Inoltre, i datori di lavoro dovrebbero garantire che i canali di supporto siano sempre disponibili.
Questo significa avere un reparto IT accessibile per eventuali problematiche tecniche e una figura di riferimento a cui rivolgersi per dubbi o difficoltà.
Fornire un supporto tempestivo può contribuire a ridurre al minimo i tempi di inattività e migliorare significativamente l’efficienza lavorativa. Infine, per rafforzare il senso di appartenenza all’azienda in un contesto di smart working, si possono organizzare iniziative di team building anche in modalità virtuale.
Questi eventi, progettati per coinvolgere i dipendenti in attività divertenti e stimolanti, non solo rafforzano i legami all’interno del team ma aiutano anche a mantenere alto il morale e la motivazione, aspetti fondamentali per affrontare con successo le sfide del lavoro a distanza.
La transizione allo smart working richiede dunque un approccio globale, che includa una formazione mirata e un supporto continuo, per garantire il successo e la soddisfazione di tutti i membri del team.





