È importante seguire tutte le procedure necessarie per garantire un ritiro senza intoppi della propria pensione.
La questione del ritiro della pensione è di fondamentale importanza per molti italiani, in particolare per coloro che si avvicinano al traguardo della pensione.
Comprendere le diverse opzioni disponibili per ricevere i propri soldi è essenziale. Non si tratta solo di comodità, ma anche della tempistica di ricezione dei pagamenti.
Modalità di riscossione della pensione
È importante sapere che esistono diverse modalità di riscossione della pensione, ognuna con le proprie regole e procedure. Le opzioni principali includono l’accredito diretto su un conto corrente, sia bancario che postale, oppure su un libretto postale o una carta prepagata dotata di codice IBAN. Tuttavia, esiste anche la possibilità di ritirare la pensione in contante, ma ci sono condizioni specifiche da considerare.
Secondo la legge italiana, in particolare la legge n. 44 del 2012, i pensionati con un assegno superiore a 1.000 euro sono obbligati a ricevere i pagamenti tramite accredito su conto corrente. Questa normativa è stata introdotta per garantire una maggiore sicurezza e tracciabilità dei pagamenti, riducendo il rischio di furti o smarrimenti che possono verificarsi con il ritiro in contante.
Ritiro in contante e delega
Per chi ha la pensione inferiore a 1.000 euro, il ritiro in contante è una possibilità concreta. In questo caso, il pensionato può recarsi direttamente presso l’ufficio postale per prelevare l’importo indicato nel cedolino.

È fondamentale che sia il titolare della pensione a presentarsi di persona. In alternativa, è possibile delegare una persona di fiducia, ma questo richiede la compilazione di un apposito modulo di delega, che deve essere autenticato dall’ufficio competente.
Un aspetto interessante è la differenza nei termini di pagamento a seconda che si scelga l’accredito su conto bancario o postale. Le pensioni vengono generalmente accreditate il primo giorno bancabile del mese.
Tuttavia, le banche non considerano il sabato come giorno bancabile, mentre le poste sì. Di conseguenza, se il primo del mese cade di sabato, chi ha scelto l’accredito postale riceverà la pensione già quel giorno, mentre chi ha optato per la banca dovrà attendere fino al lunedì successivo.
Cambiare il metodo di pagamento
Quando si presenta la domanda per la pensione, è importante avere chiare le proprie preferenze riguardo al metodo di pagamento. Nel modulo di richiesta è presente una sezione dedicata a questa scelta, dove il futuro pensionato può indicare il metodo preferito. Tuttavia, questa decisione non è definitiva; i pensionati possono cambiare il metodo di pagamento in qualsiasi momento, utilizzando il servizio online dell’INPS.
Riguardo al ritiro della pensione in contante, ci sono delle eccezioni da considerare. Se la pensione mensile ordinaria è inferiore a 1.000 euro ma, a causa di un pagamento straordinario come la tredicesima o arretrati, supera temporaneamente questa cifra, il pensionato potrebbe comunque ritirarla in contante. È un aspetto che merita attenzione, poiché non tutti sono a conoscenza di queste possibilità.
In caso di necessità, come nel caso di un pensionato che non può recarsi fisicamente all’ufficio postale, la delega diventa uno strumento fondamentale. Ogni pensionato può delegare al massimo due persone per la riscossione della pensione. Tuttavia, non ci sono limiti per i tutori legali o per coloro che riscuotono la pensione per conto di persone ricoverate in strutture assistenziali.
Infine, per facilitare il processo di delega, è possibile scaricare un modulo apposito dal sito ufficiale dell’INPS, dove si trovano anche le indicazioni per la corretta compilazione e presentazione dello stesso.





