La proroga è un’opportunità, ma richiede attenzione e tempestività nel rispetto delle nuove date fissate.
Il 16 maggio 2025 ha segnato una data importante per molti contribuenti italiani, coincidente con la scadenza di vari adempimenti fiscali. Tuttavia, quel giorno il portale dell’Agenzia delle Entrate ha subito un grave malfunzionamento, rendendo impossibile l’accesso ai servizi online per ore.
Le conseguenze di questo tilt tecnologico hanno portato a una proroga delle scadenze fiscali, ora fissate al 30 maggio 2025. Per evitare multe salate, è fondamentale che i contribuenti si attivino per rispettare le nuove scadenze.
Scadenze fiscali prorogate al 30 maggio 2025: ecco quali sono
La proroga riguarda una serie di obblighi fiscali che dovevano essere rispettati entro il 16 maggio. Tra questi, i contribuenti che hanno scelto il pagamento rateale dell’Iva per il 2024 devono ora versare la terza rata entro il nuovo termine.
Inoltre, i sostituti d’imposta, come i datori di lavoro, devono effettuare i versamenti delle ritenute Irpef sui salari dei dipendenti. Altri adempimenti interessati includono i pagamenti dovuti da enti pubblici, la Tobin Tax sulle transazioni finanziarie e l’imposta sugli intrattenimenti per le attività di spettacolo di aprile 2025.
Grazie a questa proroga, i contribuenti hanno una seconda chance per mettersi in regola. Tuttavia, è fondamentale agire tempestivamente: l’assenza di un pagamento entro il 30 maggio potrebbe comportare sanzioni pesanti, che variano a seconda della tipologia di omesso versamento.
Dichiarazione precompilata e traffico web: perché il portale è andato in tilt
Il grave malfunzionamento del portale dell’Agenzia delle Entrate è avvenuto in un momento critico, coincidente con l’apertura della dichiarazione precompilata 730.

Questo sistema, atteso da milioni di contribuenti, ha generato un picco di accessi che il portale non è riuscito a gestire. Dalle 10:04 fino alle 19:30, i sistemi sono stati completamente inaccessibili, creando frustrazione e confusione tra coloro che cercavano di adempiere ai propri obblighi fiscali.
Il blocco del sistema ha messo in luce non solo le vulnerabilità tecniche del portale, ma anche l’importanza della digitalizzazione dei servizi fiscali. La necessità di un’infrastruttura informatica robusta e scalabile è più che mai evidente, specialmente in periodi di alta affluenza.
L’Agenzia ha giustificato la proroga come una misura di equità per garantire che tutti i contribuenti avessero la possibilità di rispettare le scadenze senza incorrere in sanzioni dovute a fattori esterni.
Come verificare le scadenze aggiornate sul sito dell’Agenzia delle Entrate
Per tenere informati i contribuenti, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un comunicato ufficiale e il provvedimento direttoriale n. 225451 del 20 maggio 2025 sul proprio sito web. Questi documenti sono consultabili nella sezione “Sala Stampa” e “Provvedimenti”, e contengono tutti i dettagli relativi alla proroga delle scadenze. È importante sottolineare che la pubblicazione online ha valore legale, sostituendo la necessità di una pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
I contribuenti sono invitati a controllare il sito per verificare l’elenco completo degli adempimenti prorogati e le modalità di effettuazione dei pagamenti. La trasparenza e l’accessibilità delle informazioni sono cruciali per evitare errori e, soprattutto, sanzioni. L’Agenzia ha anche messo a disposizione un servizio di assistenza per rispondere alle domande e chiarire eventuali dubbi.
In un contesto fiscale complesso come quello italiano, è fondamentale che i cittadini si informino adeguatamente e rispettino le nuove scadenze per evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti.





