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Entra nel vivo la campagna elettorale per le presidenziali statunitensi e l’economia, come sempre, si colloca al centro dei temi che i candidati discutono per persuadere gli elettori a votarli. Si tratta di un tema dal grande peso, soprattutto considerando che, come dicono gli esperti, gli americani “votano col portafoglio o pensando al portafoglio”.

Ma come sta l’economia Usa? In uno speciale approfondimento di Sky Tg24 del 7 marzo di è evidenziato il parere di molti osservatori. Ovvero che – guardando ai macrodati come salari, inflazione, disoccupazione, Borsa – gli americani stanno economicamente meglio ma non lo percepiscono. Questo della percezione e dello stato dell’economia è un dibattito molto sentito negli Usa. Se l’economia va bene, perché la gente è convinta di stare peggio?

Guardando l’andamento dell’inflazione americana, spiega ancora SkyTg24, cioè la differenza tra i prezzi di cibo, beni primari di consumo e altro, rispetto a quelli dell’anno precedente, alcune differenze si notano. Sotto la presidenza Trump non era successo granché, a parte un periodo di recessione in cui l’America scese a un certo punto, e la pandemia di Covid, nella fase terminale della presidenza del tycoon (2016-2020). Poi, arrivato Biden alla Casa Bianca, son accadute altre cose e l’inflazione è risalita.

Economia e inflazione

È arrivata fino al 9,1%, per poi calare. L’attuale presidente, quindi, ha rivendicato di aver riportato l’inflazione sotto controllo. Ma si tratta del tasso d’inflazione. Se guardiamo all’andamento dei prezzi, che è quello a cui la gente fa attenzione quando fa la spesa, notiamo che la curva dall’inizio della presidenza Biden – così come da noi – si è stabilizzata. E tuttavia i prezzi fanno segnare +18%. Le merci, dunque, costano il 18% in più rispetto all’inizio del 2021 Questo non ci racconta ancora tutta la storia. Perché è vero che i prezzi sono aumentati, ma i salari sono altrettanto cresciuti? Sono aumentati allo stesso modo per permettere alla gente di comprare le stesse cose?

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In America si può dire di sì, come macrodati. Alla grossa si è mantenuto il potere d’acquisto, pur togliendo i picchi che sono pandemia, guerre, eccetera. Si vede che la tendenza della linea da Trump a Biden è quella di un relativo aumento, in generale, del potere d’acquisto. Quindi sono aumentati i prezzi, è vero, ma sono aumentati anche i salari. Parliamo della media, ovviamente, perché ad esempio in aeree rurali o più povere ci sono situazioni diverse.

Il problema del costo della benzina

Interessante guardare anche i dati relativi ai carburanti per i trasporti, pubblici e privati, a cominciare da quelli della benzina. Negli Stati Uniti questo è un tema sensibilissimo per gli elettori. La benzina oggi costa di più rispetto all’inizio della presidenza Biden. Ovvero 3,5 dollari al gallone contro 2,5. Però è molto scesa rispetto al picco registrato a giugno 2022. Traducendo in euro al litro, la media nazionale (perché negli Usa il prezzo cambia molto da uno Stato federato a un altro) è di 90 centesimi al litro oggi. Mentre era di 60 centesimi all’inizio della presidenza Biden. È chiaro che si tratta di valori se non esorbitanti certamente piuttosto rilevanti. Che agli elettori non piacciono. Ed anche per questa ragione che Joe Biden sconta un picco al ribasso delle sua popolarità presso i connazionali.

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