Il Ministero del Lavoro ha pubblicato la Circolare 739 del 01.02.2023, ad oggetto Errata corrige alla Circolare interministeriale n. 648 del 30.01.2023, relativa al decreto flussi d’ingresso dei lavoratori comunitari nel territorio dello Stato per l’anno 2022 (v. articolo di ieri: Flussi, pubblicato il decreto per l’ingresso dei lavoratori stranieri).
Di seguito il testo della circolare n. 739/2023.
Si comunica a codesti Uffici che nella circolare di cui all’oggetto, alla pagina 9 ultimo paragrafo, tra le Organizzazioni professionali dei datori di lavoro del settore agricolo (riservatarie della quota di 22.000 unità per lavoro stagionale di cui all’articolo 6, comma 4 del DPCM 29.12.2022), come già individuate in accordo con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, è indicata l’Alleanza delle cooperative, recante tra parentesi l’individuazione soltanto di Legacoop e di Confcooperative. A seguito di successivi accertamenti è stato riscontrato che l’Associazione Generale Cooperative Italiane (AGCI) è la terza cooperativa costituente la predetta Alleanza delle Cooperative Italiane. Pertanto, la predetta associazione AGCI è da intendersi facente parte della Alleanza delle cooperative, unitamente a Legacoop e Confcooperative. Le SS.LL. sono pregate di informare di quanto sopra i rispettivi Dirigenti degli Sportelli Unici e dare la più ampia diffusione, anche per il tramite dei Consigli Territoriali per l’immigrazione.
Il Decreto n. 648/2023 ha fissato una quota massima di ingressi pari a 82.705 unità, 44.000 delle quali riservate agli ingressi per motivi di lavoro stagionale. Le quote fissate per gli ingressi per motivi di lavoro non stagionale e autonomo sono 38.705 unità, di cui la stragrande maggioranza (30.105 unità) riservate agli ingressi per lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto, dell’edilizia e turistico-alberghiero, nonché, novità di quest’anno, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare e della cantieristica navale.
Una importante novità introdotta dal Decreto flussi 2022 riguarda la necessità che il datore di lavoro prima dell’invio della richiesta di nulla osta al lavoro verifichi, presso il Centro per l’Impiego competente, che non vi siano altri lavoratori già presenti sul territorio nazionale disponibili a ricoprire il posto di lavoro per cui si ha intenzione di assumere il lavoratore che si trova all’estero. Tale verifica va effettuata attraverso l’invio di una “richiesta di personale” al Centro per l’Impiego, attraverso l’invio del Modulo editabile per la verifica di indisponibilità di lavoratori presenti sul territorio nazionale.
(Fonte: Ministero del Lavoro)