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FINALITA’: Un ricorso di questo tenore viene utilizzato per incardinare un giudizio innanzi alle competenti sedi (Tribunale Civile – Sezione Lavoro) al fine di ottenere una sentenza dichiarativa dell’esistenza di un rapporto di lavoro subordinato.

Tribunale di [completare]

Sezione Lavoro

Ricorso ex art. 414 c.p.c.

 

Per il/la Sig./Sig.ra [inserire nome del ricorrente], nato a [inserire luogo e data di nascita], C.F. [inserire codice fiscale], elettivamente domiciliato/a in [inserire città e via dello studio legale], presso lo studio dell’avv. [inserire nome e cognome del legale], che lo/la rappresenta e difende giusta procura a margine[ovvero in calce] del presente atto,

ricorrente

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contro

il/la Sig. / Sig.ra [inserire nome e cognome del datore di lavoro; ovvero se si tratta di datore di lavoro persona giuridica inserire nome della società es. S.p.A. Rossi in persona del legale rappresentante pro tempore] domiciliato/a [inserire indirizzo del datore di lavoro persona fisica], [ovvero nel caso di datore di lavoro persona giuridica: con sede in … via … ]

convenuto/a

FATTO

Il/la Sig./Sig.ra [inserire nome e cognome della parte ricorrente] a mezzo del suo procuratore costituito in giudizio, espone quanto segue:

  1. il/la ricorrente ha lavorato alle dipendenze della Società resistente [ovvero per il/la Sig./Sig.ra in caso di datore di lavoro persona fisica] dal [inserire data inizio rapporto di lavoro] al [inserire l’eventuale data di cessazione del rapporto di lavoro] in qualità di [inserire qualifica];

  2. durante tale periodo la società convenuta ha affidato al/alla ricorrente le seguenti mansioni [inserire le attività lavorative svolte],

  3. pertanto, in considerazione dell’anzianità di servizio maturata e dell’attività svolta, doveva essere inquadrato/a nella [inserire la categoria] categoria, così come stabilito dal CCNL di settore [completare] che la resistente applica ai suoi dipendenti;

  4. le prestazioni effettuate dal/dalla ricorrente sono state esclusivamente di carattere personale e si sono svolte con le seguenti modalità: [inserire modalità di svolgimento della prestazione, riposi, ecc.]

  5. il/la ricorrente era altresì tenuto/a all’osservanza del seguente orario di lavoro: [inserire orario di lavoro];

  6. nell’espletamento di tali compiti il/la ricorrente era assoggettata alle puntuali e specifiche direttive impartitele dal/dalla Sig./Sig.ra [completare con nome e qualifica] e dai suoi ausiliari, che le imponevano le modalità di esecuzione della sua prestazione e che controllavano altresì il lavoro svolto ed ai quali la ricorrente rendeva altresì conto del proprio operato e dai quali riceveva apprezzamenti o rimproveri;

  7. per lo svolgimento di tali attività al/alla ricorrente veniva corrisposta una retribuzione mensile (eventuale: oraria, settimanale) di € …..;

  8. tuttavia i compensi percepiti non erano proporzionati alla quantità ed alla qualità del lavoro svolto, per cui il/la ricorrente sul punto fa riserva di agire con separato giudizio, per la quantificazione e rivendicazione delle somme spettanti;

  9. inoltre non risulta altresì regolare la sua posizione assistenziale e previdenziale;

  10. il/la ricorrente ha svolto la sua attività lavorativa non già con una organizzazione propria, bensì inserita nei locali e utilizzando gli strumenti messi a disposizione da parte del/la convenuto/a;

  11. in caso di eventuali assenze per malattia il/la ricorrente doveva inviare la relativa certificazione medica e avvisare tempestivamente l’azienda [o il datore di lavoro persona fisica] della impossibilità di recarsi al lavoro; era altresì tenuto/a a giustificare eventuali assenze o ritardi;

  12. in data [inserire data] a mezzo raccomandata a/r veniva esperito inutilmente il tentativo obbligatorio di conciliazione presso la Direzione Provinciale del Lavoro di [inserire città] (all. n. 1).

* * *

Alla luce delle allegazioni in fatto che precedono, il /la Sig. /Sig.ra [inserire nome di parte ricorrente] a mezzo del suo procuratore costituito in giudizio, espone quanto segue in

DIRITTO

Il rapporto di lavoro intercorso tra le parti per le modalità concrete di svolgimento possiede tutte le caratteristiche del rapporto di lavoro subordinato ai sensi dell’art. 2094 c.c. sussistendo inequivocabilmente tutti gli elementi fondamentali rivelatori della subordinazione.

Tali elementi, secondo l’orientamento saldamente accreditato presso il Supremo Collegio, consistono:

  1. nella sottoposizione del lavoratore al potere direttivo, gerarchico e disciplinare del datore di lavoro,

  2. nell’osservanza di un orario di lavoro costante,

  3. nella corresponsione della retribuzione a scadenze prestabilite,

  4. nell’obbligo di giustificare assenze o ritardi,

  5. nell’assenza di una struttura imprenditoriale in capo al lavoratore.

Pertanto con riferimento a tali criteri, appare indubitabile che il rapporto tra il /la ricorrente e la resistente debba essere qualificato di lavoro subordinato.

Giova infine evidenziare che la giurisprudenza dominante ha più volte ribadito che ai fini della qualificazione del rapporto di lavoro come autonomo o subordinato, le modalità effettive di svolgimento del rapporto sono preminenti rispetto al nomen iuris dato dalle parti al rapporto di lavoro. Infatti tale presunzione nel caso di specie viene agevolmente superata dal comportamento complessivo delle parti rivelatore in realtà di un intendimento soggettivo diverso da quello dichiarato, con conseguenziale deviazione dal modello negoziale formalizzato (v. Cass. n. 5960/99; n. 12926/99; n. 3603/98; nonché da ultimo Cass. Sez. Lav. n. 4770/03, secondo cui “in caso di prestazioni che, per la loro natura intellettuale, mal si adattano ad essere eseguite sotto la direzione del datore di lavoro e con una continuità regolare, anche negli orari, ai fini della qualificazione del rapporto come subordinato oppure autonomo, sia pure con collaborazione coordinata e continuativa, il primario parametro distintivo della subordinazione, intesa come assoggettamento del lavoratore al potere organizzativo del datore di lavoro, deve essere necessariamente accertato o escluso mediante il ricorso ad elementi sussidiari, che il giudice deve individuare in concreto – con accertamento di fatto incensurabile in cassazione se immune da vizi giuridici e adeguatamente motivato – dando prevalenza ai dati fattuali emergenti dal concreto svolgimento del rapporto, senza che il ‘nomen iuris’ utilizzato dalle parti possa assumere carattere assorbente” (dovendosi dunque avere riguardo soprattutto alle modalità concrete di svolgimento del rapporto).

Appare evidente dunque, dalle considerazione in fatto e in diritto sopra svolte e che saranno agevolmente provate in sede di istruttoria, che, al di là del nomen iuris con cui tra le parti il contratto di lavoro è stato definito, lo stesso è stato di fatto attuato nei termini di un rapporto di lavoro subordinato.

Tanto ritenuto il /la Sig. / Sig.ra [inserire nome della parte], come in epigrafe rappresentato/a e difeso/a

CHIEDE

all’Ill.mo Giudice adito, previa fissazione dell’udienza di discussione ed emanazione dei provvedimenti di cui all’art. 415 cod. proc. civ., di voler accogliere le seguenti

CONCLUSIONI

– accogliere il presente ricorso e, per l’effetto, dichiarare che, contrariamente a quanto fatto figurare dalle parti, il rapporto in essere tra il/la ricorrente e [inserire nome del convenuto] è da qualificare fin dal [inserire data inizio rapporto di lavoro] quale rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;

Con vittoria di spese, competenze ed onorari, oltre IVA e CPA, [inserire eventualmente: da distrarsi in favore dell’avv. (inserire nome del legale) antistatario) e sentenza provvisoriamente esecutiva.

In via istruttoria chiede altresì:

  1. l’ammissione dell’interrogatorio formale del legale rappresentante pro tempore [se il datore di lavoro è persona fisica inserire della controparte];

  2. prova testimoniale sulle circostanze di fatto articolate nella narrativa del presente atto contrassegnate con i numeri da a) a k), che si abbiano qui per riportati come altrettanti capitoli di prova per testi, preceduti dalla formula “vero che” ed epurati da eventuali elementi valutativi dettati da esigenze espositive;

  3. prova testimoniale contraria a quella eventualmente formulata da controparte, nei limiti in cui essa verrà ammessa.

Si indicano a testimoni i sigg.ri [inserire nomi dei testimoni]

Si formulano le seguenti ulteriori istanze istruttorie [es.: informazioni sindacali, esibizione libri contabili ecc.]

Si producono i seguenti documenti:

  1. raccomandata a/r del [inserire data] di tentativo obbligatorio di conciliazione;

  2. [inserire elenco documenti prodotti] .

[inserire luogo e data]

 

[inserire nome avvocato e sottoscrivere]

 

NOTE

  1. FORMALITA’: Il ricorso va depositato soltanto dopo aver effettuato il tentativo obbligatorio di conciliazione innanzi alla competente Commissione della Direzione Provinciale del Lavoro.

  2. TEMPISTICA:Una volta depositato presso la Cancelleria del Tribunale territorialmente competente ex art. 413 c.p.c., il ricorso, completo del decreto del giudice di fissazione dell’udienza, va notificato alla parte convenuta a cura del ricorrente. Importante: tra la data della notifica al convenuto e la data dell’udienza fissata nel decreto deve intercorre un termine di almeno 30 giorni.

  3. RIFERIMENTI NORMATIVI: Codice di procedura civile: artt. 413, 414, 415; codice civile: art. 2094

  4. RIFERIMENTI GIURISPRUDENZIALI: Cass. Sez. Lav. n. 5960/99; n. 12926/99; n. 3603/98; n. 9817/98; n. 11936/00, n. 4770/03.; ecc.

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