L’unico elemento che viene richiesto è un modello ISEE aggiornato che permetterà anche il recupero di crediti che sono rimasti insoluti lo scorso anno. Chi non lo aggiornerà avrà la possibilità di ricevere solo l’importo minimo. Vediamo in cosa consiste.
L’accredito dell’Assegno unico avverrà con delle variazioni. Cerchiamo di capire insieme chi potrà riceverlo e chi no.
Variazioni all’Assegno Unico in arrivo
È uno degli assegni che è stato stanziato dal governo come sostegno alle famiglie, specialmente quelle che hanno figli a carico. La preoccupazione di molti era quella che, tale assegno non venisse rinnovato ed invece, anche quest’anno, c’è e sarà un aiuto economico concreto per tutte le famiglie o meglio, per coloro che presenteranno il modello ISEE aggiornato e ne faranno domanda.
Stiamo parlando dell’Assegno Unico, sostegno economico per le famiglie in difficoltà e con figli a carico. A partire dal mese di gennaio 2026 sarà rivalutato e incrementato dell’1.7% in più rispetto e in base all’andamento del costo della vita. Questo meccanismo di adeguamento automatico rappresenta uno strumento fondamentale per proteggere il potere d’acquisto delle famiglie con figli a carico, aiutandole ad evitare i tagli dell’inflazione.
Ecco ciò che le famiglie devono sapere
Ci sarà un aumento complessivo che si aggirerà intorno ai 205€ a famiglia e nello specifico:
- con un ISEE fino a 17.520,19 euro, l’importo base dell’assegno raggiungerà 204,40 euro mensili per ciascun figlio;
- con un ISEE di circa 21.800 euro, si riceverà 182,80 euro al mese;
- con un ISEE di circa 26.200 euro, l’importo si attesterà a 160,60 euro.
Un piccolo aumento rispetto alle cifre dello scorso anno che non si limiterà agli importi base, ma coinvolgerà tutte le maggiorazioni aggiuntive destinate a specifiche categorie di nuclei familiari che si trovano in situazioni di particolare fragilità o complessità. Un’attenzione particolare sarà per le famiglie che hanno figli con disabilità.

Queste vedranno crescere la maggiorazione mensile fino a 122,70 euro, mentre le famiglie che hanno a carico figli con disabilità grave vedranno crescere la quota aggiuntiva fino a 111 euro mensili.
Dall’altro lato, infine, per la disabilità di grado medio, l’importo raggiungerà 99,40 euro, contro i 97,70 euro del 2025. Tutto questo partirà, come abbiamo detto all’inizio, dal mese di gennaio 2026 e i primi importi di pagamento arriveranno già a febbraio 2026, mentre gli adeguamenti relativi al mese di gennaio verranno recuperati successivamente.





