Si tratta di un rimborso fino a 5.000 euro: requisiti, scadenze e come fare domanda. Tutto quello che c’è da sapere

Viviamo un periodo difficile, in cui arrivare a fine mese per molte famiglie è diventata una corsa ad ostacoli, tra bollette sempre più alte e spese quotidiane difficili da sostenere. Eppure, c’è una notizia che potrebbe cambiare le carte in tavola. 

Esiste un bonus che permette di ricevere fino a 5 mila euro dal proprio datore di lavoro: non tutti lo sanno, ma la misura è già attiva e riguarda una categoria precisa di lavoratori.

Si tratta di un sostegno economico pensato per favorire la mobilità professionale, cioè il trasferimento da una città all’altra per motivi di lavoro. In un mercato occupazionale in continuo cambiamento, dove spesso la stabilità è legata alla capacità di adattarsi e di spostarsi, questa agevolazione diventa uno strumento fondamentale per non pesare troppo sulle spese di affitto.

Cos’è il bonus affitto da 5.000 euro

Ebbene si, se il proprio lavoro richiede degli spostamenti, c’è un rimborso concreto che può alleggerire il bilancio familiare per ben due anni consecutivi. Ma chi può ottenerlo? E quali sono i requisiti? Ecco come presentare domanda senza rischiare di perdere quest’ occasione.

Bonus affitto requisiti
Tutti i requisiti per ottenere il bonus affitto 2025 – diritto-lavoro

Il sostegno prende il nome di bonus affitto 2025 ed è riservato a chi cambia città per un nuovo lavoro. L’importo massimo riconosciuto è di 5.000 euro all’anno, per due anni, e viene erogato dal datore di lavoro. In pratica, parliamo di un rimborso delle spese di locazione e di manutenzione dell’abitazione, con lo scopo di rendere più agevole il trasferimento.

La scadenza per richiederlo è fissata al 31 dicembre 2025: chi presenterà la domanda entro questa data potrà beneficiarne anche nel 2026. Non è ancora chiaro, invece, se la misura sarà prorogata oltre, quindi meglio non aspettare.

Per accedere al bonus servono condizioni ben precise: essere assunti a tempo indeterminato, precisamente  tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025, aver dichiarato nel 2024 un reddito da lavoro dipendente non superiore a 35.000 euro e aver trasferito la residenza nel comune in cui si lavora, che deve trovarsi ad almeno 100 km dalla vecchia abitazione (anche se nello stesso territorio regionale).

Insomma, se hai trovato un nuovo impiego stabile ma ti sei dovuto spostare lontano da casa, il tuo datore di lavoro ha l’obbligo di riconoscerti questo rimborso, purché tu faccia domanda nei tempi stabiliti. La procedura è semplice: il lavoratore deve comunicare al datore di lavoro il proprio cambio di residenza e la documentazione relativa al nuovo contratto d’affitto. Sarà poi l’azienda a riconoscere l’importo spettante direttamente in busta paga.

È importante ricordare che il bonus non è automatico: senza domanda non arriva nulla. Proprio per questo motivo molti dipendenti rischiano di non usufruirne, semplicemente perché non conoscono la misura o non vengono informati dai datori di lavoro.

Sempre sul fronte abitativo, esiste anche un sostegno dedicato agli studenti universitari che vivono lontano dalla propria città. In questo caso si parla di una detrazione fino al 19% sul canone annuo, per un massimo di 2.633 euro. Il requisito è quello di avere un ISEE fino a 20.000 euro e di abitare ad almeno 100 km dal comune di residenza.