Il volontariato digitale, emergente nel panorama tecnologico attuale, offre un significativo impulso al cambiamento sociale e presenta importanti implicazioni economiche per i volontari e la società nel suo complesso. Nell’analizzare il suo impatto economico e il contributo al PIL, si pone l’attenzione sulla dualità tra lavoro e volontariato, domandandosi quale possa essere il futuro di questa nuova forma di volontariato.
Volontariato come motore di cambiamento sociale
Il volontariato digitale sta emergendo come un potente strumento per il cambiamento sociale, offrendo opportunità senza precedenti per la partecipazione civica, l’inclusione e la creazione di comunità globali.
Grazie alla tecnologia, le persone possono ora contribuire volontariamente a progetti internazionali senza gli ostacoli fisici e temporali tradizionali.
Questo fenomeno sta riducendo le barriere geografiche e permette a gruppi di volontari più ampi e diversificati di collaborare a fronte di sfide sociali importanti, come la povertà, l’educazione, e i diritti umani.
Le piattaforme digitali offrono forum di scambio ideali per lo sviluppo delle idee, facilitando il dialogo interculturale e promuovendo una maggiore comprensione e cooperazione.
Inoltre, il volontariato digitale consente alle organizzazioni no-profit di espandere il loro raggio d’azione e di amplificare il loro impatto senza gli oneri di una costosa infrastruttura fisica.
In questo modo, sta rendendo il volontariato accessibile a più individui e offre strumenti preziosi per amplificare la voce di chi è storicamente marginalizzato.

Implicazioni economiche per i volontari digitali
Le implicazioni economiche del volontariato digitale per gli individui sono significative, influenzando molti aspetti della vita personale e professionale dei volontari.
In molti casi, il volontariato digitale offre vantaggi economici indiretti che possono tradursi in competenze trasferibili al mercato del lavoro, ampliando le opportunità occupazionali dei partecipanti.
Questo tipo di volontariato spesso richiede lo sviluppo di abilità tecniche specifiche, come la gestione dei social media, la programmazione o la gestione di progetti online, competenze sempre più richieste nei settori in crescita del mercato del lavoro.
Oltre a ciò, i volontari possono trarre beneficio dall’accesso a reti locali e globali che possono aprire le porte a nuove opportunità professionali.
Tuttavia, è essenziale tenere in considerazione anche gli aspetti economici negativi, come i costi nascosti relativi alla connessione internet o all’acquisto di tecnologie necessarie per partecipare efficacemente al volontariato digitale.
Contributo al PIL: Valutare l’impatto economico
Il volontariato digitale contribuisce al Prodotto Interno Lordo (PIL) di un paese, sebbene non sempre in modo diretto e facilmente quantificabile.
L’attività volontaria, inclusa quella digitale, genera valore economico attraverso il supporto alle attività caritatevoli e non-profit, che a loro volta supportano il benessere sociale ed economico delle comunità.
Se da un lato il contributo del volontariato si dispiega soprattutto nel potenziamento delle capacità organizzative e nella promozione di un ambiente economico più inclusivo, l’altra faccia della medaglia è rappresentata dalla difficoltà di misurare esattamente i ritorni economici in termini di PIL.
Le attività digitali, che spesso potenziano la produttività e creano valore sociale, faticano a essere catturate dalle metriche tradizionali del PIL.
Alcuni studi suggeriscono la necessità di sviluppare nuovi strumenti di misurazione che incorporino il valore economico-gli aspetti intangibili-, come le competenze acquisite e l’impatto sociale positivo derivante dalla partecipazione volontaria.
Volontariato e lavoro: Due facce della stessa medaglia
Volontariato e lavoro sono due facce della stessa medaglia nel contesto del volontariato digitale, poiché entrambe le esperienze possono fornire benefici economici e sviluppo personale in modi complementari.
Mentre alcune persone si impegnano nel volontariato per motivi altruistici, molte lo vedono anche come un’opportunità per acquisire nuove competenze e creare network utili per il futuro lavorativo.
Tuttavia, esistono preoccupazioni riguardo alla possibilità che il volontariato digitale possa cannibalizzare i lavori pagati, soprattutto in settori dove le linee tra attività volontaria e professionale sono sfumate.
È essenziale che la società e le istituzioni bilancino il desiderio di promuovere il volontariato con la necessità di proteggere l’integrità del mercato del lavoro.
In questo contesto, potrebbe essere utile sviluppare politiche chiare che definiscono e differenziano le attività di volontariato dalle opportunità di lavoro retribuite per evitare sfruttamenti eccessivi.
Futuro del volontariato digitale: Opportunità o rischio?
Il futuro del volontariato digitale si presenta come una sfida piena di opportunità e rischi, mentre la tecnologia continua ad evolversi a un ritmo sostenuto.
Da un lato, le opportunità si delineano chiaramente; la crescente alfabetizzazione digitale e la diffusione dei dispositivi connessi aumentano il potenziale per un maggiore coinvolgimento in attività digitali, aprendo la porta ad un’inclusione sociale senza precedenti e a nuove modalità di partecipazione democratica.
Tuttavia, dall’altro lato della medaglia, ci sono rischi da affrontare, come le preoccupazioni relative alla privacy e alla sicurezza dei dati, che potrebbero scoraggiare le persone dal partecipare attivamente.
Inoltre, esiste il rischio che il divario digitale si accentui ulteriormente, escludendo coloro che non hanno accesso o familiarità con la tecnologia.
La sfida sarà quindi concepire un modello di volontariato digitale che sia sostenibile, equo, e accessibile per tutti, promuovendo norme e infrastrutture che garantiscano sicurezza e inclusione per tutti i partecipanti.





