Quando un figlio supera i 30 anni, molte famiglie si sentono abbandonate dal sistema fiscale. Invece, sono diverse le agevolazioni

Un errore comune è pensare che non ci siano più agevolazioni per alleggerire il carico di spese accumulate negli anni. In effetti, il passaggio all’età adulta di un figlio sembra segnare la fine di qualsiasi tipo di supporto fiscale, ma non è del tutto così. Nonostante le modifiche normative recenti, esistono ancora opportunità per continuare a beneficiare di vantaggi fiscali legittimi, se si conoscono i giusti requisiti e le strategie da adottare.

Negli ultimi anni, il sistema delle detrazioni fiscali per i figli a carico è stato modificato, creando incertezze tra i contribuenti. La principale novità riguarda l’eliminazione della detrazione fissa di 950 euro per i figli a carico una volta superati i 30 anni. Tuttavia, molti genitori ignorano che, nonostante la scomparsa di questa agevolazione, esistono ancora diverse detrazioni legittime per le spese sostenute a favore dei figli adulti. Le modifiche normative non hanno annullato del tutto la possibilità di risparmiare, ma hanno reso il sistema fiscale più complesso da comprendere.

I benefici fiscali anche per chi ha figli over 30

L’Agenzia delle Entrate ha confermato che, nonostante la perdita della detrazione fissa per figli a carico dopo i 30 anni, restano comunque valide altre forme di detrazione fiscale al 19% per una serie di spese specifiche. Questo “doppio binario” fiscale, tra la perdita di una detrazione fissa e l’opportunità di detrarre altre spese, rappresenta un’importante occasione di risparmio per molte famiglie italiane.

Detrazioni, famiglie italiane

Il requisito cruciale per poter continuare a usufruire di queste detrazioni riguarda il reddito del figlio. Affinché le detrazioni siano valide, il figlio non deve superare i 2.840,51 euro di reddito annuo se ha più di 24 anni. Questo limite di reddito è fondamentale per determinare se le spese sostenute possono essere detratte.

Anche se non esiste più la detrazione fissa per figli a carico, molte spese rimangono deducibili, e tra queste alcune sono particolarmente significative. Spese Sanitarie: visite specialistiche, esami diagnostici, interventi chirurgici, e acquisto di medicinali possono essere detratte al 19%, a condizione che l’importo superi la franchigia di 129,11 euro. Ogni euro speso oltre tale soglia porta un risparmio fiscale. Spese per l’Istruzione: Se il figlio sta frequentando l’università, un master o corsi di specializzazione, è possibile detrarre fino a 800 euro per figlio. Questo si traduce in un beneficio fiscale che può arrivare a 152 euro annui. Mutui per la Prima Casa: Gli interessi passivi sui mutui per l’acquisto della prima casa del figlio sono anch’essi detraibili, con un limite massimo di 4.000 euro di interessi annuali.

Un aspetto fondamentale della normativa fiscale italiana riguarda i figli con disabilità. Se il figlio è disabile e in possesso della certificazione medica, non esistono limiti di età per l’applicazione delle detrazioni fiscali. Questo è particolarmente importante per le famiglie che devono sostenere costi continui legati all’assistenza e alla cura dei propri figli con disabilità, offrendo un significativo sollievo fiscale.