Le detrazioni per figli a carico rappresentano un beneficio fiscale per le famiglie. Ecco le modifiche previste dalla Legge di Bilancio 2025
Ci sono alcuni cambiamenti che riguardano soprattutto i figli che compiono i 30 anni. Ecco i dettagli e le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate su come comportarsi in questi casi.
Queste modifiche comportano una gestione più attenta delle detrazioni fiscali, e si consiglia di rivolgersi a un esperto o a un CAF per evitare errori nella dichiarazione dei redditi 2025.
Cosa cambia per le detrazioni a partire dai 30 Anni?
Fino al 2024, la detrazione per i figli a carico era riconosciuta senza limiti di età specifici, fino al compimento dei 24 anni, a patto che i figli non superassero determinati limiti di reddito. Tuttavia, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una novità importante: la detrazione per i figli a carico spetta solo fino al compimento dei 30 anni. Dopo questa età, il beneficio fiscale viene meno, a meno che il figlio non abbia una disabilità riconosciuta ai sensi dell’articolo 3 della Legge 104 del 1992.

La detrazione è stata quindi limitata ad una fascia di età ben precisa: dai 21 ai 30 anni. Questo cambiamento impone un nuovo calcolo per le famiglie che si trovano a gestire figli che raggiungono questa soglia.
Secondo la normativa aggiornata, le detrazioni per figli a carico non sono più riconosciute dal mese in cui il figlio compie 30 anni, anche se il figlio potrebbe aver continuato a vivere con i genitori e a essere fiscalmente a carico in altri aspetti.
Ad esempio, se un figlio compie 30 anni il 26 dicembre 2025, le detrazioni sono valide fino al mese di novembre dello stesso anno, quindi non per l’intero mese di dicembre. In pratica, le detrazioni sono valide solo per i mesi fino al compimento dei 30 anni.
Anche se le detrazioni automatiche per i figli a carico non sono più applicabili dopo i 30 anni, l’Agenzia delle Entrate precisa che le spese sostenute nel loro interesse (per esempio, le spese sanitarie) possono comunque beneficiare delle detrazioni. Ciò significa che, anche se non è più possibile applicare la detrazione per il figlio come carico fiscale, il genitore può comunque detrarre altre spese correlate.
Un aspetto fondamentale da tenere a mente è che i figli con disabilità accertata ai sensi della Legge 104 del 1992 continuano ad essere considerati a carico, e quindi è possibile applicare le detrazioni anche oltre i 30 anni. Quindi, se un figlio con disabilità supera i 30 anni, la detrazione fiscale resta attiva per il genitore, indipendentemente dall’età.
Fino a 30 anni: la detrazione per figli a carico è valida per i figli di età compresa tra i 21 e i 30 anni, purché rispettino i requisiti di reddito. Superamento dei 30 anni: la detrazione decadrà dal mese successivo al compimento del 30° anno di età, eccetto per i figli con disabilità. Disabilità: la detrazione rimane valida per i figli con disabilità riconosciuta, anche dopo il compimento dei 30 anni. Detrazione per le spese sostenute: per i figli maggiori di 30 anni, è possibile comunque detrarre le spese sostenute a loro favore.





