Acquisti online da siti extra-UE? Anche piccoli ordini possono costare migliaia di euro: ecco le regole da conoscere e i trucchi per non incorrere in multe

Chi non fa acquisti online oggigiorno? Pochissime persone. Anche se l’Italia ha una popolazione “anziana”,  comprare cose da negozi presenti nel web, è diventata ormai una pratica quotidiana. Il web del resto, è una grande piazza mondiale dove sono presenti migliaia di negozi diversi, da visitare per cercare quello che si sta cercando. 

Le piattaforme internazionali offrono di tutto: dai gadget per la casa agli accessori di moda, spesso a prezzi molto più bassi rispetto ai negozi tradizionali. Tuttavia, dietro l’apparente convenienza si nasconde un rischio poco conosciuto: molti consumatori potrebbero incorrere in sanzioni pesanti senza nemmeno rendersene conto.

La vicenda di A.G., un cittadino romano, ne è un esempio lampante. Dopo aver speso poco più di 42 euro su Temu, celebre sito cinese, per acquistare articoli come palloncini, spugne, un costume da bagno e alcuni accessori per bambini, tre mesi dopo ha ricevuto una multa di 618 euro, quasi quindici volte il valore originario della spesa. La ragione? Alcuni prodotti acquistati erano considerati contraffatti dalle autorità italiane.

La trappola degli acquisti online

Quello che è successo a A.G. ha dell’incredibile e come fa sapere il Codacons non è neanche isolata. Con l’aumento degli acquisti su piattaforme internazionali, cresce anche il rischio di incappare in problemi legali per violazioni della proprietà intellettuale. Molti consumatori non sanno che, anche senza alcuna intenzione di frode, possono ritrovarsi a pagare sanzioni fino a 7.000 euro.

Multe salatissime per gli acquirenti
La legge italiana è severa: multe salatissime per gli acquirenti su siti extra UE – diritto-lavoro

Il caso di A.G. riguarda due articoli specifici: una maglietta ispirata al film Monsters & Co e dei fermagli per capelli a tema Inside Out. Durante i controlli doganali, le autorità hanno verificato l’autenticità dei prodotti con l’aiuto di esperti del settore. La perizia legale ha confermato che si trattava di merce contraffatta, e che quindi violava i diritti di proprietà intellettuale di marchi noti come Disney.

In Italia, la legge ( esiste ufficialmente dal 2005, e da allora i controlli su merci extra-UE, inclusi gli acquisti online, sono diventati più rigorosi), prevede che chi introduce nel territorio nazionale beni provenienti da Paesi extra-UE che violano copyright o marchi registrati può essere multato da 300 a 7.000 euro, indipendentemente dal valore dell’acquisto. Questo significa che anche spese minime possono trasformarsi in multe sproporzionate.

Molti consumatori non hanno modo di controllare preventivamente l’autenticità dei prodotti acquistati su piattaforme internazionali. I siti di e-commerce non forniscono garanzie specifiche sui diritti di proprietà intellettuale: la responsabilità ricade quindi sull’acquirente. In pratica, chi compra online articoli brandizzati a prezzi troppo bassi corre il rischio di sanzioni pesanti, senza aver commesso alcuna frode intenzionale.

Il sistema attuale è criticato perché mette il consumatore in difficoltà: chi compra per hobby o necessità quotidiana rischia multe salate senza aver commesso alcuna frode. Diverse associazioni di consumatori, come il Codacons, stanno chiedendo modifiche alla legge per tutelare chi acquista occasionalmente e non a scopo commerciale.

Per evitare spiacevoli sorprese, è fondamentale acquistare solo da venditori affidabili e piattaforme che garantiscono l’autenticità dei prodotti, diffidare di prezzi eccessivamente bassi, soprattutto per articoli brandizzati o di marchi famosi. Controllare inoltre recensioni e certificazioni dei venditori, per ridurre il rischio di contraffazione e informarsi sulle normative doganali e sulle possibili sanzioni relative all’importazione di merci extra-UE.