I conguagli derivanti dalla dichiarazione dei redditi 730, relativi iniziano a essere distribuiti. Ecco il punto della situazione
Continua a crescere il numero di contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi, con un aumento del reddito complessivo dichiarato. Di certo una buona notizia, in un Paese, l’Italia, che, da sempre, paga un conto salato in termini di evasione fiscale.
I dati del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia mostrano che il reddito totale dichiarato per l’anno d’imposta 2023 ha superato i mille miliardi di euro, con un valore medio che è salito a 24.830 euro, registrando un aumento del 5% rispetto all’anno precedente.
La busta paga di settembre
I rimborsi per spese detraibili, come quelle sanitarie, il mutuo per la prima casa, le attività sportive dei figli, e altre voci di spesa, saranno riversati direttamente nelle buste paga di settembre per i dipendenti che hanno inviato la dichiarazione tra il 15 luglio e il 31 agosto.

Chi invierà il modello 730 a settembre, invece, riceverà i rimborsi a ottobre. Il termine per inviare il 730 è fissato alla fine di settembre, mentre per il Modello Redditi Persone Fisiche, la scadenza per l’invio è il 31 ottobre 2025.
Per i pensionati, il processo è più lento: l’INPS impiega circa due mesi dal ricevimento della dichiarazione dei redditi per avviare i pagamenti. Un punto di attenzione riguarda i conguagli per chi ha ricevuto bonus nel 2024 senza averne diritto: questi contribuenti sono obbligati a restituire le somme percepite in modo indebito.
I dipendenti e i pensionati che hanno percepito più di 5.000 euro da lavori autonomi occasionali senza partita Iva, o che hanno ricevuto redditi da capitale, come dividendi o interessi, o da locazioni immobiliari, sono obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi. Tuttavia, anche chi non ha ancora inviato la dichiarazione può ancora beneficiare del bonus tredicesima (o bonus di Natale), se non lo ha ricevuto in busta paga alla fine dell’anno scorso.
Questo bonus è riservato ai lavoratori dipendenti con un reddito complessivo nel 2024 non superiore a 28.000 euro. Inoltre, per poter usufruire del beneficio, è necessario che il contribuente abbia almeno un figlio fiscalmente a carico e un’imposta lorda superiore alle detrazioni spettanti per il lavoro dipendente. Il bonus può essere richiesto direttamente nella dichiarazione dei redditi, compilando il rigo C14 nel modello 730/2025 o il rigo RC14 nel modello Redditi 2025. Per facilitare la compilazione, i contribuenti possono fare riferimento ai dati presenti nei punti 721 e 726 della Certificazione Unica (CU).





