L’inizio dell’anno accademico è ormai alle porte, e gli studenti universitari italiani possono beneficiare di numerosi bonus e agevolazioni
Incentivi pensati per sostenere le spese legate agli studi. Tasse universitarie, affitti e costi per la formazione sono voci spesso impegnative per le famiglie.
Ma la normativa italiana offre diverse misure per alleviare questi oneri, garantendo il diritto allo studio e favorendo l’accesso all’istruzione universitaria. Ecco una panoramica.
Tutti i bonus dedicati agli studenti universitari
Uno dei principali vantaggi per gli studenti è rappresentato dall’esenzione o riduzione delle tasse universitarie. Il decreto MUR 1014/2021 stabilisce le condizioni di accesso a questa agevolazione attraverso la valutazione dell’ISEE Universitario. Ecco le soglie e le riduzioni previste:

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Isee fino a 22.000 euro: esonero totale dalle tasse;
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Isee tra 22.000 e 24.000 euro: riduzione dell’80%;
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Isee tra 24.000 e 26.000 euro: riduzione del 50%;
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Isee tra 26.000 e 28.000 euro: riduzione del 25%;
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Isee tra 28.000 e 30.000 euro: riduzione del 10%.
Inoltre, gli studenti con invalidità superiore al 66% sono sempre esonerati dal pagamento delle tasse, indipendentemente dal reddito familiare.
Le borse di studio rappresentano un altro importante aiuto per gli studenti universitari. Questi contributi sono assegnati sulla base dell’ISEE e dell’ISPE e mirano a sostenere coloro che si trovano in difficoltà economiche ma che dimostrano un buon rendimento accademico. Per l’anno accademico 2025/2026, gli importi massimi delle borse di studio sono i seguenti:
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7.072,10 euro per studenti fuori sede;
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4.132,85 euro per studenti pendolari;
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2.850,26 euro per studenti in sede.
Per accedere a queste borse, il reddito ISEE deve essere inferiore a 27.948,60 euro e l’ISPE non deve superare i 60.757,87 euro.
Gli studenti universitari che vivono fuori sede hanno la possibilità di usufruire di una detrazione al 19% sul canone di locazione annuale, con un tetto massimo di 2.633 euro. Ciò consente di ottenere una riduzione dell’IRPEF fino a 500 euro. Per accedere a questa agevolazione, lo studente deve essere iscritto a un’università situata almeno a 100 km di distanza dalla propria residenza e la sede universitaria deve trovarsi in una provincia diversa da quella di residenza.
Un altro beneficio fiscale riguarda la detrazione del 19% sulle spese sostenute per l’iscrizione e la frequenza dei corsi universitari. Questa agevolazione è valida sia per le università statali che non statali, con un trattamento diverso in base al tipo di ateneo. Università statale: la detrazione è applicabile sull’intero importo delle tasse di iscrizione e frequenza. Università non statale: la detrazione viene applicata su una soglia massima annuale stabilita dal Ministero dell’Istruzione, che varia in base alla tipologia di corso e alla zona geografica dell’ateneo.
Per il periodo di imposta 2024 (dichiarazione dei redditi 2025), le soglie massime detraibili variano in base alla zona geografica dell’ateneo. Ad esempio, per la medicina: Nord Italia: fino a 3.900 euro; Centro Italia: fino a 3.100 euro; Sud e Isole: fino a 2.900 euro.





