Una agevolazione contributiva che tocca addirittura il 50%. Ecco chi sono i lavoratori che ne hanno diritto

Con la circolare n. 2449 del 7 agosto 2025, l’Inps ha chiarito i dettagli operativi sull’agevolazione contributiva del 50% destinata ad artigiani e commercianti che avviano un’attività nel 2025.

La misura, introdotta dall’articolo 1, comma 186, della Legge 207/2024 (legge di bilancio), resterà in vigore per 36 mesi e punta a incentivare la nascita di nuove imprese.

Come funziona lo sconto sui contributi

Il beneficio consiste in una riduzione del 50% dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti alla gestione Ivs (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti). Lo sconto è applicato in maniera continuativa per tre anni dall’avvio dell’attività. Restano invece dovuti per intero il contributo di maternità e l’aliquota aggiuntiva per l’indennizzo da cessazione attività (solo per i commercianti).

Detrazione 50%
La detrazione del 50% – (diritto-lavoro.com)

L’agevolazione ha un tetto massimo di 300.000 euro in tre anni e non è cumulabile con altri regimi agevolati, come il forfettario previdenziale o le riduzioni previste per i pensionati over 65.

Non occorre ripresentare la domanda in caso di trasferimento in un’altra provincia o di passaggio a una diversa gestione speciale autonoma.

Dal 8 agosto 2025 la richiesta si presenta esclusivamente online tramite il Portale delle Agevolazioni Inps (ex DiResCo), accessibile con Spid di livello 2 o superiore, Cns o Cie. Il percorso da seguire è: Home page > Imprese e Liberi Professionisti > Esplora > Strumenti > Vedi tutti > Portale delle Agevolazioni.

La domanda deve essere inoltrata dal titolare del nucleo aziendale, ma in questa fase iniziale l’accesso è consentito anche a consulenti e commercialisti.

L’Inps si riserva di verificare il possesso dei requisiti e, in caso di irregolarità, procederà al recupero delle somme non versate con relative sanzioni.

La riduzione contributiva è destinata a titolari di ditte individuali; soci di società, sia di persone che di capitali; coadiuvanti e coadiutori familiari.

Nella domanda occorre allegare un’autocertificazione che attesti il rispetto delle condizioni previste dalla legge di bilancio 2025 e dal Regolamento UE 2023/2831 sugli aiuti de minimis. La dichiarazione, resa ai sensi del D.P.R. 445/2000, va compilata dal richiedente e l’esito della pratica sarà consultabile direttamente online.

L’Inps ha fornito alcune simulazioni per chiarire l’impatto della misura. Un artigiano con reddito minimo e contributi Ivs pari a 4.515 euro otterrà uno sconto di 2.257,50 euro all’anno: in tre anni il risparmio complessivo sarà di 6.772,50 euro. Un artigiano con reddito di 30.000 euro e contributi Ivs di 7.295,40 euro risparmierà 3.647,70 euro l’anno, per un totale di 10.943,10 euro in tre anni. Un commerciante con reddito di 50.000 euro e contributi Ivs di 12.095,40 euro beneficerà di una riduzione di 6.047,70 euro all’anno, pari a 18.143,10 euro in tre anni.