Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto che prevede l’assunzione a tempo indeterminato di oltre 65.000 unità nella scuola
Una mega assunzione di personale scolastico per l’anno scolastico 2025/2026, fra insegnanti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata). Questa iniziativa, tanto attesa, mira a ridurre la storica precarietà nel sistema educativo e a garantire una maggiore continuità didattica per gli studenti, andando a coprire le carenze strutturali che negli ultimi anni hanno caratterizzato le scuole italiane.
Il piano di assunzione prevede l’inserimento in ruolo di 347 dirigenti scolastici, 48.504 docenti, tra cui 13.860 insegnanti di sostegno per alunni con disabilità, 44 unità di personale educativo, 6.022 insegnanti di religione cattolica, 10.348 unità di personale Ata. Andiamo a vedere, allora, come si articola il piano predisposto dal Governo e, nello specifico, dal ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.
Le assunzioni nella scuola
Nonostante questi numeri, il governo è consapevole che non basteranno a coprire interamente le carenze di organico. Tuttavia, si considera questo provvedimento come un primo passo importante per affrontare una problematica che da anni ostacola il corretto funzionamento del sistema scolastico. Un aspetto rilevante riguarda gli insegnanti di religione cattolica, la cui stabilizzazione era attesa da oltre vent’anni.

La decisione di procedere con le assunzioni è un intervento mirato a ridurre il ricorso ai contratti a termine, che spesso vengono rinnovati ogni anno, creando un clima di incertezza e ostacolando la continuità didattica. Ogni anno, infatti, le scuole si trovano a dover affrontare migliaia di cattedre scoperte e supplenze, con ripercussioni sull’organizzazione interna e sulla qualità dell’insegnamento.
La gestione delle assunzioni sarà affidata agli Uffici Scolastici Regionali (Usr), che si occuperanno di distribuire i posti disponibili, tenendo conto dei posti vacanti e del numero di aspiranti docenti, con una suddivisione a livello territoriale. Gli Usr partiranno dalle graduatorie provinciali a esaurimento e dai vincitori dei concorsi banditi negli anni passati (2016, 2018 e 2020). Le assunzioni, tuttavia, saranno principalmente basate sulle graduatorie dei concorsi svolti nel 2023 e nel 2024, conosciuti come concorsi Pnrr1 e Pnrr2, finalizzati a rafforzare il sistema scolastico attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Per quanto riguarda i posti di sostegno, se i posti non sono assegnati nelle varie fasi, saranno destinati ai docenti specializzati presenti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze. Inoltre, se i posti nella provincia di appartenenza sono esauriti, gli aspiranti potranno concorrere per i posti disponibili in altre province della stessa regione o in altre regioni.





