Rimborso fiscale fino a 1.300 euro: come funziona, come ottenerlo e chi sono i beneficiari. Tutte le novità.

In un quadro economico segnato da forti pressioni inflazionistiche e dal carovita, il Governo ha varato una serie di misure volte al sostegno dei cittadini e alla tutela del loro potere di acquisto.

Tra queste iniziative gioca un ruolo fondamentale il rimborso fiscale sino a 1.300 euro, che viene riconosciuto anche senza limiti legati all’ISEE, offrendo quindi un aiuto accessibile ad un’ampia platea di contribuenti.

Il rimborso è strettamente legato alla presentazione della dichiarazione dei redditi tramite modello 730 e riguarda le spese detraibili sostenute nell’anno fiscale precedente. I primi pagamenti sono già a partiti a luglio.

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Il beneficio consiste in un accredito diretto, riconosciuto a seguito della presentazione della dichiarazione dei redditi correttamente compilata, attraverso la quale siano stati inseriti gli oneri deducibili o detraibili.

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Di fatto, trattasi del recupero di imposte pagate in eccesso o del riconoscimento di detrazioni per una serie di spese sostenute tra cui:

Spese sanitarie e farmaceutiche;
Costi per istruzione o università;
Interessi passivi sul mutuo per l’abitazione principale;
Premi assicurativi;
Lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica.

Queste spese, se documentate e, inserite correttamente nel modello 730, generano crediti di imposta che vengono poi restituiti sotto forma di rimborso. Le modalità di erogazione dipendono dalla situazione del singolo contribuente. Chi ha un datore di lavoro o un ente pensionistico riceverà il rimborso direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione, attraverso il sostituto d’imposta.

Chi, invece, non ha un sostituto d’imposta poiché, ad esempio, è disoccupato o è un lavoratore autonomo, riceverà dall’Agenzia delle Entrate l’importo direttamente sul conto corrente indicato nel modello.

È importante accertarsi che l’Iban indicato sia corretto e attivo, in caso contrario si rischiano ritardi o mancati pagamenti. Il termine per la presentazione del modello 730 è fissato al 30 settembre 2025 chi, invece, presenta la dichiarazione oltre questa data, rischia di ricevere rimborsi in ritardo o, di perdere il diritto per l’anno in corso.

Il calendario dei pagamenti, infatti, varia in base alla data di invio: per chi presenta nei primi mesi (entro giugno-luglio), il rimborso viene erogato già a partire da luglio; per le dichiarazioni inviate più tardi, il pagamento può slittare fino a dicembre. In assenza del sostituto d’imposta, l’accredito avviene dal secondo mese successivo alla trasmissione della dichiarazione.

Per ricevere correttamente il rimborso è fondamentale, dunque, compilare il modello 730 in modo accurato, allegare la documentazione richiesta, verificare che i dati bancari siano corretti e monitorare lo stato della pratica.