Interventi di ristrutturazione per migliorare il comfort della propria abitazione o per aumentarne il valore: come orientarsi?
Non è facile, anche perché, spesso il vero ostacolo non è il progetto, ma il finanziamento. Con l’aumento dei costi di materiali, manodopera e impianti, la disponibilità immediata di denaro diventa cruciale. E così la domanda più comune è: meglio un mutuo o un prestito personale per finanziare i lavori?
La risposta non è univoca: dipende da diversi fattori come l’importo necessario, la durata del rimborso e la solidità economica del richiedente. Vediamo quindi, punto per punto, quale opzione conviene davvero nel 2025.
Ristrutturazione casa: meglio il mutuo o un prestito?
Il mutuo per ristrutturazione è la soluzione più indicata quando si affrontano lavori importanti e strutturali, come il rifacimento del tetto, l’isolamento termico dell’edificio, la riqualificazione energetica o l’adeguamento antisismico. Queste le caratteristiche principali nel 2025:

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Importo minimo richiesto: 40.000 euro
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Durata: da 5 fino a 30 anni
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Tassi di interesse: 3,5-4% fisso, in calo dopo il taglio dei tassi BCE
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Spese iniziali: tra 2.500 e 3.500 euro (istruttoria, perizia, notaio)
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Garanzia richiesta: ipoteca sull’immobile
Vantaggi fiscali: anche con il mutuo è possibile usufruire delle detrazioni per ristrutturazione (ad esempio, il bonus del 50%), a condizione che i lavori siano conformi alle normative.
Il prestito personale è più adatto per interventi meno complessi o per chi ha urgenza di iniziare i lavori. È particolarmente utile per rinnovare ambienti come il bagno o la cucina, sostituire infissi, installare pompe di calore o impianti fotovoltaici. Queste le condizioni tipiche nel 2025:
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Importo massimo erogabile: tra 75.000 e 100.000 euro
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Durata: da 1 a 10 anni
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Tasso d’interesse medio: tra 7% e 10%
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Spese accessorie: basse o assenti
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Garanzia richiesta: solo reddito (nessuna ipoteca)
Anche il prestito personale consente l’accesso alle detrazioni fiscali per ristrutturazione, se i lavori rientrano nelle categorie ammesse.
Dunque, volendo sintetizzare: oltre i 50.000 euro, il mutuo offre rate più sostenibili, per spese inferiori o urgenti, meglio il prestito. Il mutuo richiede procedure lunghe e più documentazione. Il prestito è molto più rapido. Il mutuo comporta un vincolo sull’immobile. Il prestito no.
Il suggerimento migliore per chi si appresta a ristrutturare nel 2025 è richiedere due preventivi distinti: uno per un mutuo, l’altro per un prestito personale. E, ovviamente, può essere sempre utile affidarsi anche a esperti e professionisti del settore per prendere al meglio la decisione che, inevitabilmente, andrà a impattare sul nostro futuro.





