Il Governo ha deciso di investire sulla scuola, garantendo l’assunzione di nuovo personale. La misura tanto attesa sta arrivando.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, il 14 luglio scorso, ha annunciato che sta per entrare in vigore un’importante misura, destinata a cambiare l’ organizzazione scolastica italiana.

Infatti, il decreto per le assunzioni docenti nelle scuole statali di ogni ordine e grado per l’anno scolastico di 2025/2026 sta per arrivare. In virtù di questo importante provvedimento, per il prossimo anno scolastico, saranno dunque assunti il ruolo 54.526 insegnanti.

Scuole a corto di professori, arriva il mega-concorso: oltre 54.000 cattedre

Trattasi, stando a quanto ha dichiarato il Ministro di un importante passo verso la costruzione di una scuola più solida e capace di rispondere alle esigenze degli studenti.  Con il Decreto Ministeriale è stato stabilito che 48.5004 docenti saranno assunti nei ruoli comuni e di sostegno, 6.022 nuovi insegnanti di religione cattolica, invece, prenderanno servizio grazie al concorso bandito nel 2024.

Concorso docenti 2025
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I numeri sono frutto di una pianificazione operata negli scorsi anni, volta a riempire i vuoti e le carenze presenti nella scuola italiana. Si procederà con nuove assunzioni nel pubblico impiego per sopperire al fabbisogno delle scuole da un lato e dall’altro per rispettare il vincolo di bilancio. I nuovi insediamenti riguarderanno soprattutto:

  • docenti vincitori dei concorsi ordinari banditi nel 2020 e nel 2023;
  • docenti delle graduatorie ad esaurimento;
  • docenti di sostegno iscritti nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze con specializzazione;
  • docenti idonei nei concorsi di religione cattolica, che potranno ora entrare in ruolo dopo più di 20 anni dall’ultimo concorso nazionale, avvenuto nel 2004.

Il reclutamento avverrà su scala regionale e provinciale, e ci si dovrà attenere alla disponibilità dei posti comunicata dagli Uffici Scolastici in loco. Nel caso in cui si dovesse verificare un esaurimento delle graduatorie, si procederà con l’assegnazione dei posti anche in altre regioni d’Italia.

Trattasi di una novità, anche perché dopo circa un ventennio, è tornato in auge un procedimento concorsuale nazionale per la stabilizzazione degli insegnanti di religione, che spesso hanno lavorato in condizioni di precarietà.

Il Ministro Valditara ha chiarito che il fine è fondamentale di questo intervento è quello di garantire la continuità didattica e la stabilità sia ai docenti sia degli studenti. Le assunzioni rispondono non solo ad esigenze organizzative interne, bensì a principi costituzionali quali: il diritto allo studio di cui all’articolo 34 della Costituzione, che richiede una struttura scolastica efficiente equa ed accessibile a tutti gli aventi diritto.

La misura si inserisce nell’ampio Piano nazionale di ripresa e resilienza. Con i fondi del PNR sono stati, infatti, sanciti numerosi progetti che concernono anche l’ammodernamento del sistema scolastico, non solo in termini di struttura organizzative, ma anche di risorse umane.