Non solo Quota 103, arriva un altro bonus, inaspettatamente. La notizia è chiacchieratissima. Cosa devi sapere.

I cittadini non stanno più nella pelle, infatti, a causa della crisi economica che li sta attanagliando stanno cercando delle strategie per arrivare serenamente alla fine del mese. L’aumento dei costi di beni e servizi ha messo, infatti, in ginocchio tanti nuclei familiari, specie quelli nei quali ci sono bambini e persone anziane o, individui non autosufficienti.

Proprio ter tale ragione, quando è stata divulgata la notizia di un nuovo bonus e dell’ampliamento della platea del beneficiari, in tanti hanno cercato delle informazioni ulteriori. Ecco, allora, a chi spetta il bonus extra e a quanto ammonta l’importo.

Non solo Quota 103, c’è anche un bonus extra inaspettato, ecco quando lo vedrai

La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto  modifiche al cosiddetto Bonus Maroni, l’incentivo destinato a tutti coloro che scelgono di restare al lavoro, nonostante abbiano maturato i requisiti per il pensionamento.

C’è anche un bonus extra inaspettato, ecco quando lo vedrai-diritto-lavoro.com

Con l’entrata in vigore della manovra, tale beneficio è stato ribattezzato Bonus Giorgetti, questa misura prende il nome dell’attuale Ministro dell’Economia e delle Finanze. La struttura della misura resta, a grandi linee, conforme a quella precedente, tuttavia, la nuova versione ha ampliato la platea di beneficiari che possono usufruirne e, prevede delle novità fiscali.

Il bonus, dal 2025, si applica sia a Quota 103 sia alla pensione anticipata ordinaria. Il lavoratore riceve direttamente in busta paga la parte di contributi che, normalmente, verrebbe trattenuta. Questo bonus, a differenza del bonus Maroni, è esentasse, è esente cioè da imposte IRPEF.

La prima erogazione è prevista a settembre per i lavoratori del settore privato e a novembre per i lavoratori del settore pubblico. L’adesione è su base volontaria e la richiesta va indirizzata all’INPS. Secondo le stime iniziali, sembrerebbe che ad usufruire del bonus saranno circa 7.000 lavoratori.

Il bonus si traduce, di fatto, in un aumento della retribuzione netta per tutti i lavoratori che, pur avendo maturato il diritto alla pensione, scelgono volontariamente di restare al lavoro. Come funziona il bonus concretamente? È semplice, il datore di lavoro continua a versare regolarmente la quota di contributi al dipendente che resta in busta paga.

Lo stipendio  è dunque più alto, poiché non vengono trattenuti i contributi. Questa scelta è facoltativa, il lavoratore può discrezionalmente scegliere se usufruirne o meno, presentando domanda all’INPS. Il bonus ha fatto gioire tanti lavoratori poiché prevede un aumento della busta paga, che si traduce in diverse centinaia di euro in più al mese, a seconda dello stipendio lordo.