Partita Iva, ecco cosa sta cambiando sulla tax day: i dettagli e le curiosità della vicenda che lascia senza parole
Molto spesso i nostri carissimi lettori sono sempre curiosi di come potrebbero cambiare le cose da un momento all’altro circa la partita iva e l’evebtuale tax day che sta subendo delle forti modifiche. Nel corso degli anni, infatti, bisognerebbe segnare una data in rosso sul calendario: ecco di che si tratta, tutti i dettagli e le curiosità.
Per i liberi professionisti il mese di Luglio viene visto come un mese di fuoco non solo per il caldo alle stelle, ma anche per le eventuali tasse da pagare che prevede non solo queste ma anche l’acconto previsto per il 2025 delle imposte.
Moltissimi lettori, quindi, si trovano a dover pagare la tassa che inizialmente era fissata per il 30 giugno per poi essere spostata il 21 Luglio, una proroga prevista dall’approvazione del Decreto legge del 12 giugno.
Ma cosa cambia e quali sono le novità previste per le tasse da pagare ve lo annunciamo nel prossimo paragrafo: ecco tutti i dettagli e le curiosità che fanno la differenza.
Partita Iva e le novità che si avvicinano: ecco di che si tratta
Come sbbiamo già accennato, i liberi professionisti il giorno 21 luglio devono versare la loro prima rata senza alcun tipo di aggravio o costo aggiuntivo e, in alternativa, questo potrebbe essere versato il 20 agosto ma con un aumento del tasso di interesse pari allo 0,40% di interessi.

La scadenza riguarda quanti applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità – i cosiddetti Isa ossia coloro che hanno iniziato o cessato l’attività. Il versamento del 21 luglio coinvolge e i titolari di partita Iva che abbiano aderito al regime di vantaggio e i contribuenti a regime forfettario.
Il legislatore, in altre parole, ha deciso di posticipare il versamento del saldo 2024 e acconto 2025. Ad oggi, infatti, quelli che svolgono attviità agricole devono aver già provveduto al versamento.
Circa le imposte, queste come abbiamo detto devono essere versate entro il 21 luglio e possono riguardare l’iva, la dichiarazione dei redditi e l’irap. La scadenza di luglio si applica anche al versamento del saldo 2024 e del primo acconto 2025 dei contributi Inps e che sono iscritte alle varie gestioni.
Per chi opta per il regime forfettario, devono versare l’imposta sostitutiva con le stesse scadenze previste per l’Irpef. Nel caso in cui abbia un importo inferiore a 51,65 euro l’acconto non deve essere versato, se l’importo è compreso tra 51,65 e 257,52 euro, l’acconto deve essere versato in un’unica soluzione entro il 30 novembre.
Se, invece, l’importo sia superiore a 257,52 euro il versamento deve essere effettuato in due rate la prima il 21 luglio e la seconda il 30 novembre.





