Una riforma radicale che cambia il modo in cui viaggeremo in aereo. Ecco tutte le nuove normative appena approvate

Grandi novità in arrivo per chi viaggia in aereo all’interno dell’Unione Europea. Il Consiglio dell’UE ha approvato una proposta di riforma che modifica in modo sostanziale il Regolamento europeo n. 261/2004, in vigore da oltre vent’anni, introducendo una serie di misure pensate per rafforzare i diritti dei passeggeri. L’obiettivo è duplice: offrire una maggiore tutela ai viaggiatori e, allo stesso tempo, stabilire regole più chiare per le compagnie aeree, in un contesto in continua evoluzione.

Il testo, frutto di un lungo negoziato tra i Paesi membri, interviene su temi cruciali come i ritardi, le cancellazioni, le compensazioni economiche e le politiche di “no-show”. Vediamo nel dettaglio cosa cambierà nei prossimi mesi.

Le nuove regole sui voli aerei

Una delle modifiche più significative riguarda le soglie per i risarcimenti in caso di ritardo. Rispetto al regolamento attuale, che prevedeva compensazioni economiche a partire da tre ore di attesa, la nuova normativa alza l’asticella:

Viaggiare in aereo
Viaggiare in aereo: cambia tutto – (diritto-lavoro.com)
  • Per i voli all’interno dell’Unione Europea o inferiori a 3.500 chilometri, il passeggero potrà ricevere un rimborso di 300 euro, ma solo se il ritardo supera le 4 ore.

  • Per i voli superiori ai 3.500 chilometri, il risarcimento salirà a 500 euro, a condizione che il ritardo sia di almeno 6 ore.

Questo cambiamento punta a differenziare meglio le tratte brevi da quelle a lungo raggio, ma anche a ridurre l’impatto economico sulle compagnie, senza però annullare i diritti dei viaggiatori.

Anche le cancellazioni subiranno un cambiamento rilevante. Le compagnie aeree saranno obbligate a fornire moduli precompilati per la richiesta di rimborso, nel caso in cui il volo venga annullato con un preavviso inferiore ai 14 giorni. Una semplificazione burocratica che punta a ridurre i tempi e ad agevolare l’accesso ai risarcimenti.

Inoltre, se entro tre ore dalla cancellazione non viene proposta un’alternativa soddisfacente, il passeggero potrà organizzarsi autonomamente e chiedere comunque il rimborso, anche per eventuali spese extra sostenute.

La nuova normativa introduce anche regole più chiare sui ritardi che si verificano una volta saliti a bordo. Se l’aereo è fermo in pista per oltre tre ore senza partire, la compagnia aerea dovrà garantire ai passeggeri acqua, cibo e assistenza. Se il decollo tarda ulteriormente, i viaggiatori dovranno essere sbarcati e assistiti a terra. È un punto particolarmente importante, volto a prevenire disagi e situazioni stressanti in caso di lunghi fermi a bordo.

Un altro aspetto rivoluzionato è la cosiddetta politica del “no-show”. In base al regolamento attuale, se un passeggero non si presenta al volo di andata, la compagnia può negargli l’imbarco al volo di ritorno. Con le nuove regole, questo meccanismo sarà rivisto: il passeggero avrà diritto al rimborso anche se ha perso un segmento del viaggio, evitando così di essere penalizzato due volte.

Le nuove norme impongono scadenze certe per la gestione dei reclami. I passeggeri avranno sei mesi di tempo per presentare richiesta di risarcimento dalla data del disservizio, mentre le compagnie aeree saranno obbligate a rispondere entro 14 giorni dalla ricezione della domanda. Una stretta pensata per contrastare i ritardi nelle risposte e garantire maggiore trasparenza.