Tra le detrazioni fiscali più rilevanti quella dedicata alle spese scolastiche, che comprende anche i costi sostenuti per il servizio mensa

Secondo quanto stabilito dalla normativa vigente, le spese per la mensa scolastica danno diritto a una detrazione Irpef pari al 19% dell’importo sostenuto, fino a un massimo di 800 euro per ogni figlio a carico. Questo si traduce in un beneficio fiscale che può arrivare fino a 152 euro per figlio, sempre che la cifra spesa copra tutto l’importo massimo detraibile.

Detrazione spese mense scolastiche
Come detrarre le spese sulle mense scolastiche – (diritto-lavoro.com)

La dichiarazione con il modello 730/2025 va presentata entro il 30 settembre 2025, mentre il modello Redditi Persone Fisiche potrà essere utilizzato entro il 31 ottobre 2025. Raccomandiamo di controllare eventuali dati già presenti nel modello precompilato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, che potrebbe contenere importi incompleti o errati.

Chi ha diritto alla detrazione

La detrazione è riconosciuta a tutti i contribuenti che abbiano sostenuto spese per la mensa scolastica di figli fiscalmente a carico nel 2024. Rientrano nel beneficio i figli iscritti a scuole dell’infanzia (materne), scuole primarie (elementari), scuole secondarie di primo e secondo grado (medie e superiori), purché gli istituti appartengano al sistema nazionale di istruzione, comprendendo quindi scuole pubbliche e paritarie.

Dichiarazione dei redditi, mense scolastiche
Le spese scolastiche da detrarre – (diritto-lavoro.com)

Possono accedere alla detrazione entrambi i genitori, ma la spesa deve essere documentata e tracciabile. È fondamentale che il pagamento sia stato effettuato con mezzi elettronici (bonifico, carta di credito, pagamento online tramite piattaforme scolastiche o comunali).

Nel modello 730/2025 possono essere indicate, oltre alle spese per la mensa scolastica, anche altre uscite legate all’istruzione non universitaria, come trasporto scolastico (servizio autobus o navetta organizzato dal Comune o dalla scuola), gite scolastiche, corsi integrativi (musica, teatro, sport), servizi scolastici integrativi gestiti da enti locali.

Tutte queste voci rientrano nel tetto massimo degli 800 euro annui per ciascun figlio. È importante, quindi, tenere traccia dell’importo totale speso durante l’anno scolastico e verificare che rientri nel limite previsto dalla legge.

Per beneficiare della detrazione, le spese devono essere riportate nel modello 730/2025 nel Quadro E – Sezione I, precisamente nei righi da E8 a E10, utilizzando il codice 12, che identifica le spese di istruzione diverse da quelle universitarie.

I contribuenti devono conservare le ricevute di pagamento della mensa scolastica (in formato cartaceo o elettronico), le fatture o le attestazioni rilasciate dal Comune o dalla scuola, eventuali quietanze bancarie o postali che dimostrino il versamento. Questa documentazione deve essere tenuta per almeno 5 anni, in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.