Casa in comodato d’uso, ecco cosa si rischia se non si rispettano le regole: tutti i dettagli e le curiosità della vicenda
Molto spesso i nostri lettori sempre ben informati circa alcune leggi, vogliono saperne di più circa alcuni punti in comune al lato finanziario ed economico: tra questi, sicuramente, rientra il concetto di Comodato d’uso e tutto quello che succede se non si rispettano i pagamenti. Ecco tutto ciò che c’è da sapere e i dettagli che lasciano senza parole gli utenti.
I nostri utenti spesso sentono parlare di comodato d’uso e, nessuno sa davvero di cosa si sta parlando. Per essere certamente chiari, vi diciamo subito che il comodato d’uso non è altro che uno strumento giuridico utilizzato frequentemente in ambito familiare per agevolare l’uso di beni immobili senza richiedere un corrispettivo.
L’immobile quindi, viene concesso senza corrispettivo ad esempio ad un parente stretto. Tuttavia, è bene chiarire che , pur trattandosi di un’operazione gratuita, essa non è esente da rilevanza fiscale.
Ai sensi dell’articolo 1803 del Codice Civile, il Comodato non è altro che il contratto con cui una parte (comodante) consegna a un’altra (comodatario) un bene affinché se ne serva per un tempo determinato o per un uso specifico con obbligo di restituzione.
Comodato d’uso, tutto quello che spetta al proprietario
Questo, quindi, non è altro che un contratto gratuito che non implica alcuna forma di compenso economico. Infatti, l’articolo 26 comma 1, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), stabilisce che i redditi fondiari concorrono a formare il reddito complessivo del contribuente, a prescindere che lo si utilizza o meno.

Nel caso in cui un immobile viene concesso in comodato d’uso, l’obbligo di dichiarare il reddito fondiario rimane in capo al proprietario, proprio come l’enfiteusi e l’usufrutto. Il comodatario, pur servendosi del bene, non assume alcuna responsabilità fiscale diretta in merito alla rendita catastale.
Tuttavia, il proprietario dell’immobile continui a dichiarare correttamente i redditi fondiari connessi, soprattutto nel caso in cui non ne tragga un vantaggio economico diretto. Il solo fatto di possedere un immobile comporta l’obbligo di inserirlo nella dichiarazione dei redditi.
Ai fini dell’imposta IMU bisogna rispettare questi requisiti:
- contratto di comodato regolarmente registrato;
- utilizzo dell’immobile come abitazione principale del comodatario;
- possesso di un solo immobile da parte del comodante
L’agevolazione sopra citata, però, non si estende alla dichiarazione dei redditi, dove il comodante o proprietario è tenuto comunque a indicare la rendita catastale del bene.





