La corretta compilazione del 730 è fondamentale per ottenere i rimborsi. Ecco l’errore che commettono quasi tutti
Ogni anno, milioni di contribuenti italiani presentano il modello 730 per ottenere i rimborsi fiscali legati a spese detraibili come quelle sanitarie, scolastiche, per ristrutturazioni e molto altro. Tuttavia, un semplice errore può comportare la perdita totale del diritto al rimborso, con un danno economico anche di centinaia di euro.
Risulta essenziale conoscere il funzionamento delle detrazioni, valutare la propria capienza fiscale e pianificare per tempo. Con una corretta gestione e l’aiuto di esperti, è possibile evitare brutte sorprese e recuperare quanto spetta di diritto.
L’errore da non commettere
Molti contribuenti, nonostante le spese sostenute fossero pienamente detraibili, non hanno potuto beneficiare della detrazione perché l’imposta dovuta era già troppo bassa (o nulla), impedendo così l’attivazione del rimborso. Altro errore madornale si verifica quando si presenta la dichiarazione congiunta con il coniuge, soprattutto se questi di una buona capienza fiscale.

Il concetto di “capienza fiscale” si riferisce alla capacità del contribuente di usufruire delle detrazioni in funzione delle imposte effettivamente dovute. Se l’ammontare delle imposte è inferiore al valore delle detrazioni spettanti, la parte eccedente non viene rimborsata e si perde.
La questione riguarda in particolare i contribuenti con redditi bassi o assenti (come casalinghe, studenti o pensionati minimi) che, pur sostenendo spese detraibili, non versano abbastanza Irpef per beneficiare pienamente delle agevolazioni. Questo problema è particolarmente diffuso tra i nuclei familiari in cui un solo componente percepisce un reddito elevato, mentre l’altro ha un reddito marginale o nullo.
Ecco alcune strategie utili. Intestare le spese correttamente. Se uno dei due coniugi ha poca o nessuna capienza fiscale, è consigliabile intestare le spese detraibili (sanitarie, scolastiche, ecc.) al partner che ha una maggiore capacità fiscale. In questo modo, si ha la certezza di recuperare parte delle somme sostenute attraverso la detrazione Irpef. Verificare la possibilità di essere fiscalmente a carico. Se una persona non ha redditi, è importante valutare se può essere considerata fiscalmente a carico del coniuge. In tal caso, il partner potrà inserire nel proprio 730 anche le spese intestate all’altro, ottenendo così la detrazione. Attenzione però: il reddito complessivo del familiare a carico non deve superare i 2.840,51 euro annui (limite che sale a 4.000 euro per figli fino a 24 anni). Rivolgersi a un CAF o a un consulente fiscale. Per evitare errori, è sempre utile affidarsi a professionisti che possano fornire una guida personalizzata e verificare la situazione reddituale e fiscale del nucleo familiare.





