Arrivano buone notizie: una vasta platea di popolazione italiana potrà godere di un bonus da 2.500 euro. Ecco tutti i dettagli

Il provvedimento è stato ufficializzato con il decreto ministeriale del 1° aprile 2025, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 26 maggio.

Esso prevede un credito d’imposta fino a un massimo di 2.500 euro per ogni beneficiario, relativo alle spese di formazione sostenute nel corso del 2024.

Il bonus da 2.500 euro

Una nuova opportunità si apre per i giovani agricoltori italiani grazie a un’iniziativa promossa dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Si tratta di un bonus formazione, un credito d’imposta pensato per sostenere i giovani imprenditori agricoli che vogliono investire nello sviluppo delle proprie competenze professionali.

Il bonus agricoltura
Il bonus destinato a chi opera nel mondo dell’agricoltura – (diritto-lavoro.com)

Il bonus è riservato a una platea ben precisa: i giovani imprenditori agricoli. Per rientrare tra i beneficiari, bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 40 anni non ancora compiuti alla data della spesa e aver avviato l’attività agricola dopo il 1° gennaio 2021.

Questa agevolazione si inserisce nel più ampio disegno strategico di supporto al ricambio generazionale nel settore agricolo, uno degli ambiti più colpiti dal progressivo invecchiamento degli operatori e dalla difficoltà di attrarre giovani verso le attività rurali. L’obiettivo è rendere più competitivo e innovativo il comparto agricolo, incentivando la professionalizzazione di chi inizia oggi un’attività imprenditoriale in questo ambito.

Il bonus consiste in un credito d’imposta pari all’80% delle spese sostenute, fino a un tetto massimo di 2.500 euro. Le spese devono essere riferite ad attività formative legate alla gestione, organizzazione e innovazione in ambito agricolo.

Tra le spese ammissibili figurano corsi di formazione e aggiornamento professionale, seminari e workshop specialistici, servizi di coaching e consulenze formative individuali e spese di viaggio e soggiorno connesse alla partecipazione ad attività formative, riconosciute in misura ridotta (50%).

Le attività devono essere erogate da soggetti qualificati e accreditati, e la documentazione dovrà dimostrare la connessione tra la spesa e l’attività agricola del richiedente. Inoltre, tutti i pagamenti devono essere tracciabili, effettuati tramite conti correnti intestati al beneficiario del bonus.

Il bonus non viene erogato in denaro, ma concesso sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione tramite modello F24, secondo le regole fissate dall’Agenzia delle Entrate. Per ottenere l’agevolazione sarà necessario inviare un’apposita domanda, i cui dettagli operativi (modulistica, tempistiche, modalità) verranno stabiliti da un successivo provvedimento dell’Agenzia.

Nel frattempo, è consigliabile conservare tutta la documentazione fiscale e formativa relativa alle spese sostenute nel 2024, comprese le ricevute, i contratti con gli enti di formazione e le attestazioni di partecipazione ai corsi.