Mentre ci si prepara all’erogazione di questo bonus, la speranza è che possa portare di sollievo a chi vive con pensioni esigue.
Con l’arrivo di giugno, i pensionati residenti in Friuli Venezia Giulia possono aspettarsi un importante sostegno economico: un bonus una tantum di 350 euro. Questa somma è destinata a coloro che si trovano in una situazione di difficoltà economica e che soddisfano determinati requisiti stabiliti dalla normativa vigente.
L’accredito sarà effettuato direttamente sul cedolino pensionistico, garantendo così un accesso immediato e senza la necessità di presentare alcuna domanda.
Chi ha diritto al bonus
Il bonus è stato concepito per supportare una particolare fascia di pensionati, ovvero quelli con redditi più bassi che possono affrontare difficoltà nel sostenere le spese quotidiane. Ma chi ha diritto a questo contributo? I requisiti sono specifici e devono essere soddisfatti entro il 31 dicembre 2024.
I pensionati interessati devono risiedere in Friuli Venezia Giulia e percepire una pensione INPS, che può essere di vecchiaia, invalidità, assegno sociale o pensione di inabilità per invalidi civili, oppure pensione di reversibilità. Inoltre, l’importo lordo mensile della pensione deve essere pari o inferiore al trattamento minimo INPS, fissato a 603,40 euro nel 2025.
Infine, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) deve essere in corso di validità e non superare i 15.000 euro.
Modalità di pagamento
Questa misura si inserisce in un contesto più ampio di politiche di supporto ai pensionati più vulnerabili, in un periodo in cui l’inflazione e l’aumento del costo della vita stanno mettendo a dura prova le finanze di molte famiglie. Il bonus di 350 euro rappresenta quindi un aiuto concreto, mirato a garantire una maggiore sicurezza economica a chi si trova in difficoltà.

Per quanto riguarda il pagamento del bonus, le modalità sono state semplificate per facilitare l’accredito. Gli importi saranno versati direttamente sul conto corrente associato alla pensione o, in alternativa, seguendo le normali modalità di riscossione della pensione, che possono includere le Poste o gli sportelli bancari.
Questa automazione dell’erogazione è stata pensata per evitare complicazioni burocratiche e garantire che i fondi raggiungano tempestivamente i beneficiari.
Un sostegno continuativo
È importante notare che il bonus sarà erogato non solo nel 2025, ma anche per i due anni successivi, 2024 e 2026, offrendo così un sostegno continuativo a questa categoria di pensionati.
Tuttavia, la Regione Friuli Venezia Giulia ha previsto controlli a campione per garantire che i pagamenti siano effettuati correttamente. In caso di errori o di indebito pagamento, la Regione richiederà la restituzione del bonus, fornendo le indicazioni necessarie per il rimborso. Questo meccanismo di verifica è fondamentale per evitare abusi e garantire che le risorse pubbliche siano utilizzate in modo appropriato.
Inoltre, è importante sottolineare che, sebbene il bonus rappresenti una boccata d’ossigeno per molti pensionati, non è previsto alcun aumento delle pensioni per il mese di giugno.
Anzi, alcuni pensionati potrebbero vedere una trattenuta di circa 50 euro nel caso in cui abbiano ricevuto indebitamente il bonus anti-inflazione, che era stato introdotto tra il 2022 e il 2023. Questa situazione crea un ulteriore elemento di stress per alcuni beneficiari, che potrebbero sentirsi confusi e preoccupati riguardo al loro bilancio mensile.





