In questo contesto, è cruciale avere a disposizione la documentazione corretta per avviare la richiesta della pensione.

La questione previdenziale è uno dei temi più dibattuti e cruciali nel nostro Paese, specialmente in un periodo in cui le riforme del sistema pensionistico sono sempre più necessarie.

Un aspetto che merita attenzione è la possibilità di ottenere una pensione di circa 750 euro mensili con soli 5 anni di lavoro. Questo scenario, che potrebbe sembrare irrealizzabile, è effettivamente alla portata di molti, specialmente per coloro che non hanno mai versato contributi prima del 1 gennaio 1996.

L’importanza del sistema contributivo

Con il passaggio definitivo al sistema contributivo, previsto attorno al 2040, ogni lavoratore avrà l’opportunità di accedere a una rendita mensile, anche se ha accumulato solo un quinquennio di contributi. Attualmente, questa opzione è già disponibile per i cosiddetti “contributivi puri“, una categoria di lavoratori che ha diritto a richiedere la pensione di vecchiaia anche con un numero limitato di anni di contributi.

La pensione di vecchiaia contributiva rappresenta una salvaguardia per chi ha versato contributi per periodi brevi, evitando così di perdere quanto accumulato. Infatti, per ottenere la pensione di vecchiaia a 67 anni, il requisito minimo è di 20 anni di contributi. Per molti, raggiungere questa soglia è un’impresa difficile, ecco perché l’introduzione della possibilità di accedere alla pensione con soli 5 anni di contributi è un passo avanti significativo.

Requisiti per la pensione di vecchiaia

Per poter richiedere la pensione di vecchiaia contributiva, è necessario soddisfare due requisiti fondamentali: avere almeno 5 anni di contribuzione effettiva e non avere versato alcun contributo prima del 1996.

Puoi avere 750 euro al mese di pensione
750 euro di pensione, come averli – diritto-lavoro.com

Coloro che hanno iniziato a lavorare prima di tale data, ma che rientrano nel computo della Gestione separata, possono comunque accedere a questa opzione, ma necessitano di un minimo di 15 anni di contributi.

Strategia per aumentare l’importo pensionistico

La questione cruciale rimane l’importo della pensione. Con 5 anni di lavoro, l’ammontare della pensione non è particolarmente elevato. Infatti, l’assegno pensionistico viene calcolato applicando un coefficiente sul montante dei contributi versati. Ad esempio, un lavoratore con uno stipendio medio di 20.000 euro all’anno, dopo 5 anni, otterrebbe una pensione mensile di circa 165 euro, cifra lontana da quella auspicata di 750 euro.

Tuttavia, esistono strategie per aumentare l’importo complessivo della pensione. A partire dai 67 anni, i pensionati possono richiedere l’Assegno Sociale, che nel 2025 ammonta a 538,68 euro al mese. Questo aiuto è fondamentale per chi ha un assegno pensionistico molto basso. Per esempio, un lavoratore che ha accumulato solo 245 euro di pensione mensile avrebbe diritto a cumulare questo importo con l’Assegno Sociale, portando il totale a oltre 780 euro.

In aggiunta, vi è anche la possibilità di accedere alla maggiorazione sociale, nota come “incremento al milione”, che si attiva al compimento dei 70 anni. Questa misura assistenziale può portare il totale mensile a circa 739,83 euro, una cifra che si avvicina a quella di 750 euro, garantendo un livello di sostegno più dignitoso per chi ha lavorato solo pochi anni.

È importante notare che la cumulabilità di questi importi è soggetta a restrizioni. Se il pensionato ha altri redditi, l’Assegno Sociale potrebbe essere ridotto o non riconosciuto, rendendo fondamentale la pianificazione finanziaria per coloro che si avvicinano al pensionamento.

I lavoratori devono presentare la certificazione dei contributi versati, che può essere ottenuta attraverso il sito dell’INPS, e compilare gli appositi moduli per la richiesta di pensione. Essere ben informati sui requisiti e sulle misure di assistenza disponibili è essenziale per garantire una pensione adeguata e dignitosa.